Con una lettera inviata ai candidati alle imminenti Elezioni Europee, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, ha lanciato anche nel nostro Paese la Campagna Vote Volunteer Vision (letteralmente “Vota una visione volontaria”).
Obiettivo dell’iniziativa, promossa in tutti gli altri Stati dell’Unione dall’EAV (Alleanza Europea per il Volontariato) e dal CEV (Centro Europeo del Volontariato), è quello di valorizzare il potenziale del volontariato come strumento di promozione della solidarietà, dell’inclusione sociale e come agente di sviluppo per tutta la comunità europea, in particolare attraverso:
– uno studio sul volontariato e sull’impatto che il fenomeno ha dal punto di vista sociale attraverso l’individuazione di indicatori qualitativi e quantitativi comuni in tutti i Paesi europei;
– l’infrastrutturazione del volontariato attraverso un adeguato supporto economico e con la creazione di un ente permanente presso la Commissione Europea e nelle altre istituzioni dell’Unione, che garantisca un approccio coordinato e omogeneo alle politiche sul volontariato;
– il riconoscimento delle abilità e delle competenze acquisite attraverso le attività di volontariato (certificazione dell’apprendimento non formale/informale e inserimento del volontariato nel Passaporto Europeo delle Competenze);
– un’azione volta a far sì che la Programmazione Europea 2014-2020 fornisca alle organizzazioni della società civile dell’Unione e dei Paesi in pre-adesione i mezzi per sostenere in modo adeguato i volontari e coinvolgere attivamente i cittadini.
Rispetto poi alle prossime consultazioni, ormai alle porte, la promessa che la rete dei Centri di Servizio per il Volontariato ha richiesto ai candidati italiani è quella di votare, in caso di loro elezione, a favore dell’istituzione di un Intergruppo Parlamentare sul Volontariato, al fine di garantire un impegno permanente per lo sviluppo di un’agenda europea organica su questo tema.
«I cittadini europei di ogni età – si legge nel testo dell’appello firmato da Stefano Tabò, presidente di CSVnet – dovrebbero avere la possibilità di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità attraverso il volontariato e quest’ultimo ha bisogno anche dell’impegno della politica e delle Istituzioni per diventare il vero motore di sviluppo per una società civile prospera, in grado di offrire soluzioni innovative alle attuali sfide comuni».
Da segnalare che molti candidati all’Europarlamento hanno già aderito alla Campagna (nel sito dell’EAV è disponibile e in continuo aggiornamento la lista completa dei nominativi). (C.C.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@csvnet.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Nulla di intentato per far sì che le Elezioni Europee siano accessibili a tutti Quasi un milione di cittadini dell’Unione Europea, a causa della loro disabilità, rischieranno di non poter votare alle Elezioni Europee del 23-26 maggio, e molti altri potrebbero incontrare ostacoli nell’esprimere…