Una prima notizia positiva proveniente dalla Campania, in àmbito di tutela del lavoro delle persone con disabilità, l’avevamo data qualche mese fa, dopo la Sentenza n. 06052/13, prodotta dalla Quinta Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che aveva accolto il ricorso presentato da un nutrito gruppo di lavoratori i quali, nel 2010, avevano partecipato – venendo ammessi – a una procedura selettiva per assistenti amministrativi appartenenti alle cosiddette “categorie protette”, promossa dall’ASL Napoli 1 Centro. Successivamente, però, e a quanto pare in maniera del tutto immotivata, il concorso era stato bloccato, nonostante una successiva diffida rimasta senza riscontro.
La notizia era stata accolta con grande soddisfazione dall’Ufficio Politiche Disabilità della CGIL Campania il cui supporto, per ottenere quel risultato, era stato certamente determinante.
Lo stesso Ufficio accoglie ora con ulteriore soddisfazione la nota inviata ai Direttori Generali delle ASL Regionali e ad altri Enti, da Ettore Cinque, subcommissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro Sanitario, che con tale messaggio, al di là della stessa vertenza di quel concorso del 2010, ha sostanzialmente sbloccato le procedure di reclutamento per le categorie protette.
«Dopo i vari incontri con noi avuti in merito all’emblematica vicenda del concorso del 2010 per settantaquattro assistenti amministrativi – commenta in tal senso Raffaele Puzio, responsabile delle Politiche della Disabilità della CGIL Campania -, concorso indetto nel 2010 e bloccato successivamente in maniera del tutto immotivata, dopo che più di duecento candidati erano stati giudicati idonei, la Regione ha ora sancito di fatto lo sblocco delle assunzioni, non solo all’ASL Napoli 1, ma in tutte quelle realtà dove ancora sono inosservate le norme di assunzione obbligatoria».
La nota del Subcommissario ad acta stabilisce infatti che «i limiti imposti per il contenimento della spesa per il personale del Servizio Sanitario Regionale non possono trovare applicazione per le ipotesi di riserva dei posti destinati alle categorie protette ai sensi della Legge n.68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.]».
«Questi risultati – sottolinea ancora Puzio – arrivano al termine di un percorso sofferto, vissuto con passione, ma anche con enormi sacrifici, che ha visto per protagoniste tante persone unite dalla volontà di non arrendersi all’ennesima ingiustizia sul diritto al lavoro delle persone con disabilità: il nostro Ufficio Politiche della Disabilità vede dunque premiata la sua ricerca di un percorso sindacale con le persone al centro di ogni decisione, rilanciando al tempo stesso il tema della confederalità, all’insegna del coinvolgimento di varie categorie (la Funzione Pubblica e il NIDIL-Nuove Identità del Lavoro), in nome della solidarietà tra lavoratori e disoccupati».
«Speranza e pazienza – conclude Puzio – hanno premiato la maturità e la responsabilità delle persone a vario titolo coinvolte, grazie anche alla grande sensibilità e disponibilità dimostrate dai referenti della Regione Campania con i quali abbiamo interloquito, a partire dall’avvocato Antonio Postiglione».
Novità dunque assai importanti, che hanno spinto lo stesso Ufficio Politiche della Disabilità della CGIL Campania a convocare un’assemblea straordinaria, invitando tutti gli idonei del citato concorso dell’ASL Napoli 1 e tutti gli altri interessati ad unirsi alle prossime iniziative sindacali, volte a sbloccare le assunzioni in tutta la Regione. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: politichedisabilita@cgilcampania.it.