È naturalmente un documento simbolico, ma costituisce anche un forte impegno morale, che le persone con disabilità terranno ben presente, quello che si sono assunti i candidati Sindaci di Pescara (Marco Alessandrini e Luigi Albore Mascia) e di Montesilvano (Francesco Maragno e Lino Ruggero), nel corso dell’iniziativa promossa dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, da noi presentata nei giorni scorsi.
Si tratta, in sostanza, di un impegno ad abbattere le barriere architettoniche della della Strada Parco, che collega appunto Pescara a Montesilvano e che soprattutto dovrà ospitare la filovia di Pescara, meglio nota come Filò, discussa opera pubblica, tuttora in fase di costruzione, che dovrebbe in futuro collegare l’aeroporto con il centro della città abruzzese, oltreché con la stazione ferroviaria e con altri Comuni limitrofi.
Nel dettaglio, i contendenti al Governo dei due Comuni hanno firmato un documento – simbolico, come detto – impegnandosi a chiedere alla GTM (Gestione Trasporti Metropolitani), azienda appaltante del Filò, una dettagliata variante progettuale su quanti e quali ostacoli saranno demoliti lungo i 6 chilometri di tracciato, con la promessa anche di organizzare nei quindici giorni successivi al voto di ballottaggio dell’8 giugno, un incontro con la stessa GTM, la Regione, i Comitati e le Associazioni, per ragionare insieme sull’opera pubblica.
All’iniziativa ha partecipato anche il neopresidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso che, come documenta la foto qui a fianco, ha potuto constatare di persona come una barriera architettonica, oltre a limitare l’accesso, possa anche mettere a rischio l’incolumità di una persona con disabilità. È stato infatti lo stesso D’Alfonso a dover soccorrere il presidente delle Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ribaltatosi all’indietro con la sua sedia a rotelle, mentre cercava di risalire, senza aiuto, una rampa dalla pendenza di oltre il 30% in Via Basento, strada laterale che dovrà incrociare il Filò. Un piccolo, ma significativo assaggio, quindi, dell’inaccessibilità della futura opera viaria.
«Questa – ha dichiarato Ferrante al quotidiano “Il Tempo” – è la strada della vergogna! Sia chiaro, per altro, che noi non mettiamo in discussione il progetto della filovia, ma chiediamo che un’opera pubblica diventi accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità o alle mamme con bambini in carrozzina, ciò che al momento non è».
«I programmi elettorali e le ideologie possono essere diversi – ha concluso Ferrante, rivolgendosi direttamente ai vari candidati Sindaci -, così come l’idea di città, ma la disabilità non è né di destra, né di sinistra. Prendete dunque l’impegno insieme, indipendentemente dal lato della barricata ove starete dopo le elezioni». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@carrozzinedeterminate.it.
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