È ben noto ai nostri Lettori Pietro Rosenwirth, con i suoi “viaggi-esempio”, condotti su uno “scooter-trike multiadattato” (handytrike), che lo hanno portato a percorrere migliaia di chilometri su tante strade d’Europa, in nome dell’Associazione Umanista “Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere”, da lui stesso fondata, allo scopo, per usare le sue stesse parole, «di promuovere i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale, dimostrando che anche le persone con handicap motòri hanno il diritto e la possibilità di avere una vita piena e autonoma».
E oggi, 30 giugno, ha preso il via la quarta edizione della “sfida” lanciata dal disabile motorio triestino, partito dalla sua città, per raggiungere questa volta Cabo da Roca, in Portogallo, l’estremo punto occidentale dell’Europa.
L’itinerario previsto è di circa 10.000 chilometri, attraversando l’Italia, la Francia, la Spagna e il Portogallo, per poi rientrare a Trieste alla fine del mese di luglio.
L’iniziativa – patrocinata quest’anno da Telethon – è stata resa possibile grazie al sostegno di vari sponsor (Givi, TucanoUrbano, Pentagramm, Business First, Audiodavil, Centro Estetico Ashram) e di tutti coloro che hanno “adottato” chilometri e chilometri del viaggio, tramite una donazione alla ONLUS di Rosenwirth. (S.B.)
Pietro Rosenwirth verso l’estremo Ovest dell’Europa
È partito infatti da Trieste il quarto “viaggio-esempio” di Pietro Rosenwirth, persona con disabilità motoria di Trieste, che negli anni scorsi ha già percorso migliaia di chilometri su tante strade d’Europa, con il suo “scooter-trike multiadattato” (“handytrike”), per promuovere i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale. La meta di quest’anno è Cabo da Roca, in Portogallo, estremo punto occidentale del continente