«Nel 2014 il fondo sanitario stabilito dal Patto sarà di 109,9 miliardi, e perciò non vi saranno i 2 miliardi di ticket aggiuntivi: questo è certamente un risultato positivo. Per gli anni successivi, poi, il finanziamento finalmente crescerà, ma sarà inferiore (3 miliardi e mezzo in meno) di quello a suo tempo annunciato dal ministro Lorenzin, e potrà essere ridotto in caso di Manovre Finanziarie. Tuttavia è importante sia finita la stagione dei tagli lineari».
Questo il commento di Vera Lamonica, segretario confederale della CGIL e responsabile per il Welfare di tale organizzazione sindacale, successiva all’Intesa Stato-Regioni del luglio scorso, che ha portato alla definizione del nuovo Patto per la Salute 2014-2016*.
«Gli argomenti che il Patto affronta – prosegue Lamonica – sono ambiziosi: riordino della rete ospedaliera per potenziare le cure primarie e l’assistenza territoriale; non autosufficienza e cronicità; piani di riqualificazione al posto dei punitivi piani di rientro; revisione dei ticket e nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). I risparmi della spending review, dunque, sembrano destinati a restare in Sanità. Questi, però, sono tutti titoli da realizzare davvero e per farlo bisogna aprire un grande “cantiere per l’innovazione”, che coinvolga operatori, cittadini, associazioni sociali e sindacato. Questo non è avvenuto finora, anzi: il Patto è il frutto di un confronto tra Governo e Regioni, esclusivo e chiuso ad ogni dialogo. Per ristabilire in tutto il Paese il diritto universale alla tutela della salute e a cure di qualità, serve ben altro, bisogna mettere in moto le migliori energie, a partire dal lavoro».
A tale scopo, quindi, la CGIL – che ha anche elaborato un’ampia scheda di approfondimento sul nuovo Patto per la Salute, della quale suggeriamo senz’altro ai Lettori la consultazione – ha deciso di avviare, proprio per incalzare l’attuazione del Patto, la campagna nazionale denominata Salviamo la Salute, che dal prossimo mese di settembre, fino a giugno del 2015, si articolerà su varie mobilitazioni e iniziative, in diverse parti d’Italia. Alla base di tutto, cinque proposte: abolizione dei ticket, lotta alla corruzione, salute semplice e veloce, assistenza socio sanitaria sulle ventiquattr’ore con le Case della Salute, qualità del lavoro è qualità dei servizi. (S.C.)
*Il Patto per la Salute è un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e a garantire l’unitarietà del sistema.
Ricordiamo ancora la disponibilità della scheda di approfondimento curata dalla CGIL, la cui consultazione suggeriamo ai Lettori.
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