Quattro incontri per parlare di disabilità e relazione soprattutto tramite il cinema e il teatro: consiste in questo il ciclo intitolato Il mondo fuori dentro. Cinema e disabilità, promosso a Torino (Sala Poli, Via Garibaldi, 13) per quattro lunedì successivi (ore 20.30) dal Centro Studi Sereno Regis, nell’àmbito del Progetto Irenea, cinema e arte per la pace, in collaborazione con l’Associazione Area e con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Si tratta, in sostanza, di una breve rassegna, voluta per riflettere sulla visione della disabilità nelle varie società, passando dal mondo dell’interiorità alla relazione con l’altro e al ruolo della famiglia, fino a confrontarsi con le culture dei Paesi in Via di Sviluppo, in un excursus che permetta appunto di aprire uno spazio di riflessione sul disagio sociale.
Dopo i primi due lunedì del 29 settembre e del 6 ottobre, che hanno coinciso con la proiezione dei film The Special Need di Carlo Zoratti, del quale il nostro giornale si è già più volte occupato e di Resistenza creativa di Emanuela Peyretti e Rodolfo Colombara (opera ancora in lavorazione, che affronta la storia di Alberto Damilano, medico malato di sclerosi laterale amiotrofica), il prossimo appuntamento è in programma per lunedì 13 ottobre, con Dal mondo che amo, drammaturgia teatrale di Giordano Amato, con Eliana Cantone, performance di grande impatto, centrata sulla testimonianza di una madre, nella sua relazione, sempre più profonda, con il figlio disabile.
Concluderà la rassegna, lunedì 20 ottobre, l’incontro con le organizzazioni non governative attive sul tema della disabilità nei Paesi in Via di Sviluppo, dal titolo Un mondo là fuori, durante il quale si susseguiranno una serie di testimonianze dai teatri di guerra e dai Paesi emergenti. In altre parole: cosa significa essere persone con disabilità nel cosiddetto “terzo” (e “quarto”) mondo? (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ireneo@serenoregis.org.
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