«Difendere tutto questo è una questione di dignità, è una questione di civiltà»: così aveva dichiarato nei giorni scorsi Giovanna Tuffu, presidente dell’ANGSA Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), sottolineando la propria «indignazione, preoccupazione e profonda esasperazione» di fronte alla sospensione da parte della Provincia – motivata come di consueto con la mancanza di risorse – dell’assistenza educativa e del servizio di trasporto agli studenti con disabilità delle scuole superiori della Provincia, esattamente 132 persone, di cui 77 provenienti da vari Paesi dell’hinterland sassarese.
All’appello dell’ANGSA rivolto alla Regione, aveva successivamente risposto Claudia Firino, assessore regionale della Pubblica Istruzione, dichiarando di «avere individuato una prima soluzione per risolvere il problema, erogando subito, attraverso l’Assessorato Regionale degli Enti Locali, i due dodicesimi del Fondo Unico per il Finanziamento del Sistema delle Autonomia Locali».
Seguiremo naturalmente gli sviluppi della situazione, che si inserisce per altro in un quadro nazionale assai “caldo”, su questo fronte, in una fase, oltretutto, coincidente con il difficile passaggio di queste competenze dalle Province agli organismi destinati a sostituirle, come stabilito dalla Legge 56/14 (Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni).
Un problema, quest’ultimo, recentemente sollevato con forza dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha ottenuto in tal senso un imminente incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianclaudio Bressa. (S.B.)
Ringraziamo Sonia Zen per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimnenti: angsassarionlus@gmail.com.