A volte non è difficile fare buona informazione
Cosa c’è di meglio del garbo, della chiarezza e dell’esperienza personale, per spiegare un problema come la dislessia, spesso del tutto sconosciuto ai ragazzi delle scuole? E sarebbe proprio così difficile adottare come testo d’appoggio un libriccino piccolo, ma importante, come “Non smettere mai di sorridere” di Laura Sulis, scritto da questa giovane donna con dislessia al tempo in cui frequentava un liceo della Sardegna e pubblicato tra l’altro a grandi caratteri?