Si sono riuniti nei giorni scorsi a Roma, presso la sede legale della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), i rappresentanti di Associazioni e Società Scientifiche con comprovata esperienza in materia di lesione al midollo spinale, allo scopo di condividere e pianificare strategie comuni d’azione, per l’implementazione di politiche e percorsi il più appropriati e inclusivi possibili, nei confronti delle persone con lesione midollare del nostro Paese.
Nello specifico, oltre alla FAIP, hanno partecipato all’incontro esponenti del CNOPUS (Coordinamento Nazionale Operatori Professionali Unità Spinali), della SIMS (Società Italiana Midollo Spinale, già SOMIPAR-Società Medica Italiana Paraplegia) e della SIPLES (Società italiana di Psicologia della Lesione Spinale), che hanno dato formalmente vita a un Comitato Intersocietario, con l’intento di allargare la partecipazione anche alle altre realtà e Società coinvolte in diversa misura nel processo di presa in carico delle persone con lesione midollare.
Tra gli obiettivi di maggior sostanza annunciati dal nuovo Comitato, vi è certamente quello di uniformare l’assistenza sociosanitaria sul territorio nazionale, dove sono ancora presenti ampie e inaccettabili disparità nella natura dell’intervento, oltreché una notevole frammentarietà di prestazioni, queste ultime non sempre appropriate e efficaci.
A tal fine, partendo dall’analisi di un recente documento proposto dall’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari), sui criteri di accreditamento delle Unità Spinali – da intendersi quali presìdi di alta specialità, espressamente dedicati all’assistenza delle persone con lesione midollare di origine traumatica e non – è stata avviata una riflessione condivisa, per approfondirne ulteriormente i contenuti e superare le criticità riscontrate.
L’approdo auspicato sarà quello di pervenire all’elaborazione di un documento strutturato, con le indicazioni, i protocolli, le linee guida e le procedure per la gestione integrata e uniforme del percorso assistenziale della persona con lesione midollare.
Viva soddisfazione è stata espressa dopo l’incontro da Vincenzo Falabella, presidente della FAIP e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), soprattutto perché «siamo riusciti a costruire uno spazio comune condiviso, nell’àmbito del quale dovranno transitare le riflessioni e i contributi volti a migliorare i percorsi assistenziali e di presa in carico delle persone con lesione al midollo spinale. Si tratta di un’indicazione di metodo che tutti i soggetti coinvolti hanno voluto sposare, riconoscendo l’importanza e l’efficacia di agire con intenti comuni».
Ma non solo. Falabella, infatti, ha voluto anche sottolineare «il significato “politico” della costituzione di un soggetto unico cui convergono competenze e professionalità diverse. In questo modo, infatti, si rafforza la capacità di rappresentanza del mondo della lesione midollare anche nei confronti dei referenti istituzionali ed è giusto che ciò avvenga senza alzare steccati, ma al contrario ponendo le basi per una collaborazione a 360 gradi tra l’utenza, i cittadini, gli operatori e i differenti professionisti coinvolti nel percorso riabilitativo e abilitativo della persona con lesione al midollo spinale».
«A questo punto – ha concluso il Presidente della FAIP – non ci resta che seguire con attenzione il lavoro e le azioni che verranno implementate. Le sfide da affrontare restano tante e tutte ancora aperte, ma l’impegno è quello di lavorare alacremente per superarle con successo e i presupposti fanno ben sperare». (S.B.)
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