Con la quarantunesima edizione del Festival Pergine Spettacolo Aperto, la città trentina di Pergine Valsugana aprirà ancora una volta i suoi spazi, dal 1° al 9 luglio, a tanta buona produzione artistica contemporanea, che si confronterà con il tema della crisi e del cambiamento in atto, il tutto – come ormai accade da tempo – aprendosi a ogni suo pubblico, ovvero presentandosi all’insegna dell’inclusività.
Il programma di quest’anno del Festival prevede infatti ad esempio la performance Home Visit Europe della compagnia tedesca Rimini Protokoll in Lingua dei Segni Italiana per la prima volta a livello europeo, con una replica anche all’interno del Progetto Ausilia dell’Ospedale Riabilitativo Villa Rosa di Trento, iniziativa, quest’ultima, che prevede un appartamento infrastrutturato affiancato da un “Laboratorio di Analisi e Progettazione”, in grado di valutare i bisogni motòri, cognitivi e sensoriali di utenti con disabilità e di adattarvi le soluzioni architettoniche, di automazione e supporto assistenziale telematico. Si tratta in sostanza di un’officina di ricerca scientifica multidisciplinare a servizio dell’assistito, voluta per creare degli standard a livello locale, nazionale e internazionale, e aperta per la prima volta, proprio per ospitare Pergine Spettacolo Aperto.
Vi sarà poi lo spettacolo Fäk Fek Fik – Le tre giovani di Dante Antonelli, pluripremiato al Roma Fringe Festival 2015, che verrà sottotitolato per persone ipo e non udenti, mentre la performance Thanks for Vaselina di Carrozzeria Orfeo, presenterà l’audiodescrizione per ipo e non vedenti.
E ancora, saranno accessibili alle persone non vedenti, tramite una traccia introduttiva pre-registrata, anche Mad in Europe, nuovo spettacolo della drammaturga Angela Demattè, vincitrice tra l’altro del Premio Scenario 2015, Dopodiché stasera mi butto di Generazione Disagio e lo stesso Fäk Fek Fik – Le tre giovani, mentre per la prima volta la performance The Money degli inglesi Kaleider sarà dotata di un assistente, per permettere di partecipare anche a persone non vedenti.
Non mancheranno nemmeno eventi realizzati grazie all’attiva e diretta collaborazione di persone con disabilità o in situazione di disagio, tra i quali Heart in Progress e La maschera che abito dell’ANFFAS Trentino (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Il barattolo della calma e Re-sourcing della Cooperativa Cs4 e Voice off del Gruppo Wurmkos del Museo Wunderkammer.
Dal punto di vista dei servizi, è prenotabile quello di trasporto gratuito sulla tratta Trento-Pergine-Borgo Valsugana, così come l’assistenza per raggiungere i luoghi del Festival una volta arrivati a Pergine.
Tutti gli spazi utilizzati, inoltre, sono stati testati per l’accessibilità e le informazioni sono disponibili nel sito dedicato all’evento.
Da ricordare in conclusione che tutte queste iniziative – e molte altre ancora – rientrano in un progetto denominato proprio No Limits, realizzato dal Festival con la collaborazione di ANFFAS Trentino, ENS Trento (Ente Nazionale Sordi), Centro Franca Martini, Cooperative CS4, HandiCREA, Senza Barriere e Vales, MART (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), oltreché con il supporto della Fondazione Pio Istituto dei Sordi e il patrocinio dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: nolimits@perginefestival.it.
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