«Il 27 dicembre alle ore 17.07, dopo 3.113 chilometri, sono entrato in Victoria Square ad Adelaide. Ho corso 45 giorni nell’Outback [le aree interne più remote, semidesertiche, dell’Australia, N.d.R.], partendo da Darwin per quella che è stata una grandissima esperienza sportiva, ma ancor prima umana. Ho corso ogni giorno circa 70 chilometri, con tanta voglia di farcela, con la determinazione di chi sa di essere tanto fortunato quanto responsabile nel momento in cui un’impresa del genere ha lo scopo di far conoscere una realtà tanto importante e nobile qual è l’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale). Nemmeno per un momento ho pensato di non farcela, neanche quando ho corso con 50 gradi, o sotto un monsone battente, o per ore solo con i miei pensieri… Ho sempre creduto in questo progetto e mai come ora, che il traguardo è stato tagliato, ho la consapevolezza che sarebbe stata molto più dura senza l’affetto di tutti coloro che mi hanno seguito, sostenuto a distanza, incoraggiato, ma soprattutto senza tutti coloro che, donando, mi davano la carica».
Così racconta Michele Evangelisti, atleta esperto di gare con durata “al limite”, di cui avevamo seguito, nel novembre dello scorso anno, la partenza della sfida denominata Across the Outback, ovvero più di 3.100 chilometri di corsa da una parte all’altra dell’Australia, con l’obiettivo di raccogliere fondi in favore appunto dell’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale) di Milano, impegnata da molti anni a sostegno delle persone con lesione al midollo spinale.
Michele dunque è tornato, e si chiamerà proprio Across the Outback – Il ritorno l’incontro che lo vedrà protagonista domani, martedì 28 febbraio, al Centro Spazio Vita Niguarda di Milano (Piazza Ospedale Maggiore, 3, ore 11.30), salutato da Francesco Mondini, vicepresidente dell’AUS Niguarda, con la presentazione di Giovanni Mauri, giornalista e presidente del Comitato Lombardo della Federazione di Atletica. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Silvia Ferrario (comunicazione@ausniguarda.it).