Come avevamo riferito nei giorni scorsi, la FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FAND di Roma e Provincia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), la Consulta Cittadina sui Problemi delle Persone Handicappate e l’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) avevano annunciato per il pomeriggio di oggi, 8 ottobre, una manifestazione di protesta presso il Campidoglio, dopo l’interruzione del Servizio di Trasporto Taxi per numerose persone con disabilità della Capitale.
Successivamente, quelle stesse organizzazioni avevano visto accogliere una serie di loro istanze, da parte del Comune di Roma, ciò che ha portato alla sospensione di quella manifestazione di protesta, rinviata al 15 ottobre, con la riserva di «valutare l’esito degli incontri istituzionali organizzati in questa settimana», come si legge in una nota diffusa sempre da FISH, FAND, Consulta e UICI.
«La nostra attenzione rimane alta – si legge infatti in tale nota – anche dopo l’accoglimento delle nostre istanze da parte del Comune di Roma. Nei prossimi giorni sarà dato spazio a un nostro confronto con l’Amministrazione capitolina e i vettori che dovranno garantire le prestazioni. In particolare è stato inserito tra gli impegni istituzionali l’incontro a cui parteciperanno i precedenti fornitori del Servizio Taxi, con i quali sarà necessario discutere soprattutto le possibili soluzioni per tutti coloro a cui non è stata garantita continuità, inclusi tutti gli aventi diritto che rientrano nella nuova graduatoria pubblicata lo scorso 30 settembre e che comunque dovranno veder garantito il servizio a partire dal 14 ottobre. È stato fissato, inoltre, anche il confronto con soggetti abilitati all’erogazione del servizio di trasporto individuale delle persone con disabilità mediante la piattaforma gestionale STID, individuati da Roma Capitale».
«Diverse perplessità – conclude la nota – rimangono ancora sui termini del provvedimento che dovrebbe garantire il rimborso agli utenti i quali sono costretti, in questa fase transitoria, a fronteggiare privatamente le spese necessarie per la loro mobilità. Su tale punto chiediamo con urgenza maggiori dettagli, non essendo ancora definiti puntualmente i criteri e le tempistiche delle erogazioni». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio stampa@fishlazio.it.
Articoli Correlati
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…