Sindrome di Down: non lasciate indietro nessuno!

La presenza in tante piazze, i primi dati dell’indagine nazionale “Ora Parlo Io” e altro ancora, tutto all’insegna del messaggio “Non lasciate indietro nessuno!”, scelto quest’anno dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), per la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down del 13 ottobre, perché «le possibilità di vita indipendente e di autonomia abitativa – come sottolinea Antonella Falugiani, presidente del Coordinamento – devono diventare aspirazioni realizzabili per ogni ragazzo e ragazza con disabilità intellettiva»

Manifesto del CoorDown per la Giornata Nazionale del 13 ottobre 2019«L’educazione inclusiva, il lavoro, la partecipazione alla vita sociale, la vita indipendente e la possibilità di decidere della propria vita – sottolineano dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) – sono diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti a tutti. Negli ultimi quarant’anni in Italia gli sforzi intrapresi per realizzare un cambiamento culturale verso la concreta inclusione hanno portato molte persone con sindrome di Down a raggiungere traguardi importanti. Oggi l’obiettivo oggi è far sì che quanto è alla portata di molti si trasformi in realtà per tutti».
È partendo da questo assunto che lo stesso CoorDown ha scelto il messaggio Non lasciate indietro nessuno per l’ormai imminente Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down del 13 ottobre, per ricordare a tutti che «solo maggiori opportunità a scuola, nel mondo del lavoro e nella vita sociale possono portare alla piena inclusione per ogni persona con disabilità».

Come sempre, in quella Giornata, i volontari delle Associazioni aderenti al CoorDown saranno in più di duecento piazze d’Italia (a questo link ne è disponibile l’elenco), per distribuire il tradizionale messaggio di cioccolato – realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale – che promuove vari progetti d’inclusione sociale in tutto il territorio nazionale.
«Centinaia di volontari – confermano dal Coordinamento -, le persone con sindrome di Down di ogni età insieme ai loro genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti. La Giornata Nazionale, quindi, è un momento fondamentale per fare cultura e far conoscere in modo diretto chi quotidianamente costruisce modelli di inclusione».

Quest’anno, inoltre, c’è anche qualcosa in più. Il CoorDown, infatti, è già in grado di presentare in anteprima i dati finora raccolti tramite la prima indagine nazionale rivolta a persone con sindrome di Down e denominata Ora Parlo Io!, di cui anche il nostro giornale si è ampiamente occupato nell’estate scorsa.
L’intento è stato quello di dare voce alle reali esigenze e desideri, permettendo alle persone di esprimere la propria opinione in modo libero e senza condizionamenti. Ebbene, «ad oggi – come spiegano dal Coordinamento – sono stati ben 650 i questionari compilati, un risultato importante che permetterà di scoprire in modo diretto le percezioni e i pensieri di un numero significativo delle persone con sindrome di Down. I primi dati analizzati ci dicono che tra chi va a scuola l’85% durante le lezioni sta in classe con i compagni (per il 63% tanto e per il 22% abbastanza). Al 73% degli studenti con sindrome di Down vengono assegnati compiti a casa e il 44% degli intervistati dichiara di fare gli stessi compiti dei compagni. È un dato, quest’ultimo, che riguarda la percezione di quanto viene vissuto a scuola dai ragazzi e che comprende le risposte date da tutta Italia. Ora il dato suddiviso per ogni Regione renderà un quadro più completo su ogni singolo territorio. Va evidenziato anche che le 650 persone partecipanti all’indagine fanno certamente parte di percorsi di inclusione messi in campo dalle Associazioni sui territori, mostrando il forte impatto sociale dei progetti realizzati fin dall’infanzia sul loro vissuto».

Tra le interviste realizzate, va detto, ce ne sono alcune realizzate a giovani che hanno intrapreso percorsi positivi che dimostrano come sia possibile abbattere stereotipi e pregiudizi. Sono le interviste a Emanuela, Irene, Martina e Simone (disponibili rispettivamente a questo, questo, questo e questo liink), «giovani  che dal Veneto alla Sicilia – commentano dal CoorDown -, passando per Milano e Firenze, studiano per prendere il diploma, lavorano in asilo nido, all’Ikea, in bar e ristoranti, fanno teatro, danza, yoga, hanno passioni e hobby, vanno al cinema ed escono con gli amici per fare l’aperitivo, hanno relazioni sentimentali e almeno una di loro già vive in autonomia, in una casa condivisa con altre ragazze. Hanno anche incontrato difficoltà e discriminazioni sulla loro strada, ma anche opportunità e il sostegno delle Associazioni che hanno permesso loro di realizzare le proprie aspirazioni».

«Il tema noi scelto quest’anno per la Giornata Nazionale – dichiara Antonella Falugiani, presidente del CoorDown – è in totale sintonia con il percorso avviato in questi ultimi anni e con l’indagine Ora Parlo Io!. Questa nostra indagine, lanciata pochi mesi fa, ha rafforzato l’impegno ad ascoltare e divulgare le percezioni e le aspettative delle persone con sindrome di Down. L’obiettivo è quello di essere al loro fianco nel quotidiano, e in attesa che le richieste fatte nelle sedi istituzionali abbiano un seguito con risposte concrete, non ci stancheremo di batterci per far rispettare i loro diritti, ancora troppo spesso negati a causa di supporti inadeguati, di pregiudizi sociali e di basse aspettative. Ora più che mai, dunque, in ogni àmbito nessuno deve essere lasciato indietro, molti, infatti, ancora non ricevono a scuola i giusti supporti e i sostegni inclusivi e la regola quasi generalizzata che il percorso alle superiori debba essere solo ed esclusivamente differenziato, non permette ai ragazzi di ottenere un diploma. E ancora, l’accesso al lavoro con contratti equi e le opportunità di tirocini e formazione post scolastica sono limitati».
«Le possibilità di vita indipendente e di autonomia abitativa – conclude – devono diventare aspirazioni realizzabili per ogni ragazzo e ragazza con disabilità intellettiva».

Da ricordare, in conclusione, che anche quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale, a fianco del CoorDown vi sarà il Gruppo DEICHMANN Calzature, che oltre a proseguire il proprio percorso sulla strada dell’inclusione lavorativa, sarà attivo il 13 ottobre con una campagna di comunicazione e sensibilizzazione, distribuendo inoltre materiale informativo presso i propri punti vendita. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it (Paola Amicucci).

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