«Il Covid-19 è stato, ed è ancora, una duplice emergenza, sanitaria, ma anche economica. In tal senso, per cercare di sostenere famiglie e imprese in un periodo di crisi dalla durata incerta, la politica ha disposto diversi tipi di aiuti a livello economico, compresa la sospensione dei canoni d’affitto. Peccato però che per le piccole Associazioni private come la nostra, sia difficile trovare un inquadramento che permetta di beneficiarne. E quindi le bollette si accumulano, l’affitto bisogna pagarlo, ma non ci sono introiti!».
A scriverlo in una nota è l’ANFFAS di Modica, in provincia di Ragusa (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Sociale), ribadendo tutte le proprie difficoltà di questo periodo, come già fatto in altre occasioni anche sulle nostre pagine.
«Nell’attesa quindi di capire se e quando la nostra Associazione potrà ripartire – aggiungono dall’ANFFAS modicana – si cerca di programmare la tanto attesa riapertura e quindi anche le spese che si dovranno sostenere per garantire la sicurezza di chi frequenta il centro, compresi i dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, igienizzante) e i test sierologici periodici, anche questi a nostro carico».
«Nel nostro piccolo – conclude l’Associazione -, crediamo di avere offerto in questi anni un servizio alla collettività non solo modicana, ma anche di altri Comuni, fornendo un servizio complementare rispetto all’ente pubblico. In questo momento, dunque, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, per cercare di guardare al futuro con più serenità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasmodica.it.