Tutte le persone con disabilità per le quali le discriminazioni si moltiplicano

Contrastare le discriminazioni multiple cui sono spesso soggette le persone che assommano alla disabilità ulteriori fattori di rischio, quali l’età, il genere, la cittadinanza, l’orientamento sessuale/identità di genere, diffondendo la cultura dell’inclusione e delle pari opportunità: è stato questo l’obiettivo del progetto della FISH “Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica – Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple”, che il 15 dicembre vivrà il proprio momento conclusivo, presentando i risultati ottenuti

Logo del progetto FISH sulle multidicsriminazioniLo scorso mese di novembre, come abbiamo riferito di volta in volta (si veda a destra del presente testo l’elenco di contributi da noi pubblicati), è stato caratterizzato da una serie di videoconferenze, nell’àmbito del progetto Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica – Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple, promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e già ampiamente presentato su queste stesse pagine.

Come viene ricordato dalla FISH, «l’obiettivo di tale progetto, avviato nel giugno dello scorso anno, è quello di contrastare le discriminazioni multiple cui sono spesso soggette le persone che assommano alla disabilità ulteriori fattori di rischio – quali l’età, il genere, la cittadinanza, l’orientamento sessuale/identità di genere – diffondendo la cultura dell’inclusione e delle pari opportunità. A tal proposito, un’azione centrale del progetto è stata la creazione e animazione di cinque comunità di pratica, una per ciascun fattore di rischio che può sommarsi alla disabilità, per favorire la circolazione delle conoscenze, la costruzione condivisa di saperi e l’identificazione di strumenti per il riconoscimento e il contrasto alle discriminazioni multiple».
In questo àmbito, dunque, sono stati proposti cinque eventi seminariali di approfondimento, dei quali abbiamo detto inizialmente, e due corsi di formazione a distanza gratuiti, rivolti sia ad operatori sociali e ad altri professionisti dei servizi pubblici e privati, sia a leader e quadri associativi. Sono stati realizzati inoltre quattro kit informativi e avviate tre distinte attività di ricerca, allo scopo di conoscere le reali condizioni di vita e i molteplici rischi di discriminazione di cui sono vittime le donne con disabilità, gli stranieri con disabilità e le persone LGBT+ con disabilità (lesbiche, gay, bisessuali e transegnder).
E da ultima, ma non ultima, una raccolta di storie di vita, attraverso una serie di interviste narrative, per raccontare i vissuti delle varie persone coinvolte.

Per la mattinata del 15 dicembre prossimo (ore 9.30-13.30), con l’obiettivo di proporre una sintesi del progetto e di presentare i risultati ottenuti, è previsto un evento in forma di Digital Talk, con numerosi interventi e una tavola rotonda conclusiva, del quale a questo link è disponibile il programma completo. (S.B.)

Il Digital Talk del 15 dicembre, per il quale sarà garantito il servizio di sottotitolazione, sarà gratuito e aperto a tutti, ma per partecipare è necessario registrarsi mediante l’apposito modulo di iscrizione online, raggiungibile a questo link. Per ogni approfondimento sul progetto FISH Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica, accedere a questo link. Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

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