«Abbiamo “fatto le pulci” a oltre cento siti web, mettendo insieme un campione del panorama internet italiano, concentrato in particolare su automotive, settore bancario, e-commerce, Pubblica Amministrazione e grande distribuzione. Quale il risultato? Che nessun sito è risultato accessibile al 100% secondo la normativa vigente!»: avevamo accolto con sconcerto, nel mese di aprile scorso, questo dato presentato a Torino da AccessiWay, società leader in Italia per l’accessibilità digitale.
Avevamo dunque ritenuto particolarmente positiva la collaborazione avviata con la stessa AccessiWay da parte della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il cui presidente Vincenzo Falabella aveva dichiarato per l’occasione che «anche un lavoro in direzione dell’accessibilità di tutti i sti web rientra in quel cambiamento culturale sulla disabilità sul quale stiamo da tempo costruendo reti. Infatti, i diritti alla comunicazione e all’informazione sono oggi tra i diritti fondamentali, in considerazione del fatto che sempre più il digitale e la tecnologia sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana».
Con altrettanto favore e interpretandolo come il segnale di qualcosa che si sta realmente muovendo e che potrebbe dare vita a un auspicabile “effetto imitazione”, accogliamo oggi la notizia che proprio grazie alla collaborazione con AccessiWay, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha reso il proprio sito fruibile da parte delle diverse persone con disabilità. Il sito stesso, infatti, può essere personalizzato in base alle necessità di fruizione, modificandosi automaticamente, in modo da garantire maggiore usabilità.
Qualche esempio: una persona cieca o ipovedente può selezionare le opzioni per navigare con uno screen reader o per migliorare la grafica. Coloro che hanno disturbi legati all’epilessia possono eliminare i lampi improvvisi e ridurre il colore. Le persone con ADHD, invece (deficit di attenzione/iperattività), possono scegliere un profilo amichevole che permetta una maggiore concentrazione, eliminando le distrazioni. E ancora, per chi ha una disabilità cognitiva, si può attivare l’opzione di supporto alla lettura e alla concentrazione. Sono inoltre presenti opzioni per navigare utilizzando la tastiera e per regolare il contenuto (dalla dimensione dei font all’allineamento del testo), i colori, l’illuminazione a schermo e la navigazione (silenziare i suoni, nascondere le immagini, fermare le animazioni e altro ancora).
«Quando si è presentata l’opportunità di rendere fruibile alle persone con disabilità il sito del Consorzio del Parmigiano Reggiano – afferma Edoardo Arnello, amministratore delegato di AccessiWay – siamo stati entusiasti nel realizzare un ulteriore passo in più della nostra mission di rendere i contenuti del web accessibili a tutti».
«È certamente un bel segnale positivo – sottolinea dal canto suo il presidente della FISH Falabella – che speriamo possa aprire un percorso volto a coinvolgere tutto il settore privato, oltre a confermare la bontà della nostra scelta di collaborare con AccessiWay, non solo per rendere completamente fruibile il sito della nostra Federazione, ma per contribuire appunto a stimolare sempre più iniziative analoghe a quella promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: press@parmigianoreggiano.it.
Articoli Correlati
- Il web è ancora molto indietro rispetto alla piena accessibilità «Nessun sito monitorato è risultato accessibile al 100% secondo la normativa vigente!»: lo dicono da AccessiWay, società leader in Italia per l’accessibilità digitale, riferendosi a un proprio rapporto presentato a…
- Accessibilità nel web: quando usi il cerotto per un’infezione «Se in generale l’accessibilità è un principio di sviluppo, nello specifico del web, qualsiasi fornitore di soluzioni digitali, oggi, deve tenerne conto fin dall’inizio. Acquistare quindi un prodotto non accessibile…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…