
Forse qualcuno pensa che prendere un taxi sia la cosa più semplice del mondo. Così dovrebbe essere anche per le persone a ridotta mobilità, ma la realtà è ben diversa. In tutta Genova, infatti, c’è solo un taxi con pedana, attrezzato per il trasporto di persone in carrozzina. Chi ne abbia bisogno deve telefonare e prenotarlo almeno due giorni prima, ciò che può anche andare bene per chi abbia già un tragitto stabilito da tempo, ma non per coloro che necessitano di una corsa urgente, in giornata.
Credo dunque che le autorità comunali dovrebbero incentivare i taxi attrezzati di almeno tre o quattro unità, mettendoli a disposizione in modo continuativo e giornaliero, senza prenotazione. Questo considerando anche il fatto che i bus non sono tutti a norma, che a volte sono scomodi per raggiungere determinati luoghi e che le Associazioni di volontariato con mezzi adeguati non sempre sono disponibili, per mancanza di personale. Il taxi attrezzato rimane dunque il mezzo di trasporto più idoneo per chi ha problemi di mobilità.
Se Genova vuol essere una città veramente inclusiva e al servizio dei cittadini, deve tener conto anche delle persone maggiormente in difficoltà e attivarsi per essere sempre più vivibile e alla portata di tutti.
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