«Non sempre, e non per tutti, è facile sapere cosa dire quando si incontra la disabilità, soprattutto se non se ne ha esperienza. E quando si è insicuri il rischio di fare la cosa sbagliata aumenta. È questo il punto di partenza da cui è nata l’idea di un incontro per illustrare cosa dire, e soprattutto cosa NON dire, quando ci si approccia alle persone con disabilità. Il titolo stesso scelto per l’incontro ne è un esempio, riferendosi a una di quelle domande che a molti possono sembrare assurde, ma che chi ha una disabilità evidente si è sentito rivolgere almeno una volta (e talvolta più di una…)»: viene presentato così l’incontro denominato …Ma come fai a fare la cacca? Cosa dire (e cosa non dire) quando si parla di disabilità, in programma per il pomeriggio di martedì 27 giugno a Torino (Libreria Libra, Via Santa Giulia, 40/a, ore 18.30).
«Partendo dunque da episodi realmente accaduti – aggiungono le promotrici – raccontati con tono ironico e leggero, si arriverà ad approfondire le tematiche legate al linguaggio non sempre inclusivo che viene quotidianamente utilizzato, con l’obiettivo di fornire spunti di riflessione e strumenti concreti, per rapportarsi alla disabilità in modo immediato e costruttivo; un obiettivo ben più semplice da raggiungere di quanto si pensi».
A volere l’incontro sono state Elisa Bortolini e Cristina Lavizzari, fondatrici di Storiecocciute, progetto che diffonde la cultura dell’inclusione, con specifico riferimento all’àmbito della disabilità, insieme a Francesco Canale “Anima Blu”, artista con disabilità, fondatore e direttore creativo della Società Working Souls e alla Libreria Libra di Luca Detoni, che ospiterà l’evento.
Per l’occasione verrà anche presentato il libro Comunicazione efficace inclusiva. Tecniche di conversazione e comunicazione assertiva quando si incontra la disabilità, edito dal marchio Storiecocciute, con prefazione di Marco Rasconi, presidente nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), al quale qualche tempo fa Stefania Delendati ha dedicato un’ampia trattazione anche sulle nostre pagine. (S.B.)
Ringraziamo Stefania Delendati per la collaborazione.
Per ulteriori informazioni: info@storiecocciute.it.
Articoli Correlati
- Donne e minori con disabilità: cosa dovrebbe esserci nel Terzo Programma d'Azione Nell’ampio e importante approfondimento che presentiamo oggi, Giampiero Griffo dettaglia una serie di specifiche linee di azioni che dovrebbero essere inserite nel nuovo Programma d’Azione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle…
- Associazioni, attivisti, federazioni, tra “seduttivi immaginari e plausibili realtà” «La disabilità vive indubbiamente una fase di transizione, con il rischio spesso che non si parli di disabilità, ma della rappresentazione che i media, social e non, generalisti e specializzati,…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…