Prima in sella con i centauri, poi a imparare come salvare una vita umana

di Stefania Leone e Giulio Nardone*
Il racconto di una bella giornata passata dai soci e dalle socie con disabilità visiva dell’Associazione ADV, dapprima in sella sulle moto guidate dai centauri volontari dell’Associazione Solidarietà Bikers - per qualcuno la prima volta in assoluto -, poi a seguire un corso di formazione di primo soccorso, a cura del CSE (Comitato Scientifico di Emergenza), dimostrando qualcosa che per motivi di puro pregiudizio non viene preso in considerazione, ossia che anche chi non vede può salvare una vita umana in caso di emergenza
Disegno di motocicletta
Per qualche componente dell’Associazione Disabili Visivi, la giornata con i motociclisti di Solidarietà Bikers ha coinciso con la prima esperienza in assoluto in sella ad una moto

Come ADV (Associazione Disabili Visivi), desideriamo sentitamente ringraziare Mirko Sperati, presidente dell’Associazione Solidarietà Bikers, per avere organizzato l’11 giugno una splendida giornata in motocicletta, coinvolgendo un gruppo di soci e socie della nostra Associazione, che ci hanno manifestato il loro entusiasmo per la bellissima e utilissima esperienza.
Una quindicina di motociclisti volontari, infatti, hanno offerto a proprie spese il loro tempo, con professionalità, pazienza, disponibilità, simpatia e umanità, ma soprattutto con spontaneità e responsabilità, prestando particolare attenzione alle esigenze di ogni partecipante, tra i quali qualcuno non era mai salito a bordo di una motocicletta, cosa particolarmente impegnativa se si pensa che si tratta di moto grandi e sportive.

Non è così semplice, senza poter vedere nulla, restare sereni, solidamente seduti in sella, affidandosi alla guida in moto di qualcuno che non si conosce, e percorrere strade del calibro di Via Cristoforo Colombo a Roma, per non parlare del Raccordo Anulare, con il notevole traffico automobilistico di una domenica estiva, a causa della classica “gita fuori porta”.
Il gruppo, passando nei pressi della località di Albano e beneficiando delle descrizioni dei bikers, è giunto nella piazza di Ariccia, in zona Castelli Romani, dove ha potuto gustare un buon panino con porchetta, o altro per i vegetariani.

Una volta tornati con le motociclette presso la sede della Fiera di Roma, ove si svolgeva la tre giorni del Moto Days, si è proseguito in bellezza il programma nel pomeriggio, con un’iniziativa a cura del CSE (Comitato Scientifico di Emergenza). I nostri soci socie, infatti, hanno seguito un corso di formazione di primo soccorso, con il conseguimento del relativo certificato di idoneità, per praticare il massaggio cardiaco ed utilizzare eventualmente il defibrillatore, in caso di arresto cardiaco in attesa dei soccorsi; hanno imparato inoltre anche le manovre per la disostruzione, in caso di rischio da soffocamento, sia su adulti, che su bambini o neonati.
Ringraziamo dunque anche il CSE, che ha offerto il corso, e in particolare l’infermiere e istruttore straordinario, che con chiarezza, professionalità e pazienza, è riuscito a rendere totalmente inclusivo un aspetto che per motivi di puro pregiudizio non viene preso in considerazione: ossia il fatto che anche chi non vede può essere in grado di salvare una vita umana in caso di emergenza!

Un forte ringraziamento, infine, va alla nostra socia Pompea Fiorini, che ha coordinato tutta la giornata, con la determinazione la gentilezza e la simpatia che la caratterizzano, cercando di venire incontro alle esigenze di ciascuno dei partecipanti, convenuti per l’occasione dal Lazio, ma anche da altre Regioni d’Italia, Toscana, Liguria e Sicilia comprese!

Rispettivamente segretario generale e presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Il presente contributo è già apparso nella testata telematica «Notizieaccessibili.it» e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

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