È pari al 22% l’incremento registrato negli ultimi quattro anni (dal 2019 al 2023) del numero degli alunni e delle alunne con disabilità certificata frequentanti le scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Pisa. Infatti, il loro numero è passato da 1.780 del 2019, a 2.274 nel 2023. In particolare è aumentato il numero degli studenti e delle studentesse con disabilità che frequentano le scuole superiori, tanto che con le sue 763 unità, la Provincia di Pisa si colloca al secondo posto tra quelle della Toscana ad avere la percentuale più alta di alunni/e con disabilità che riescono a diplomarsi. Si tratta peraltro di una tendenza in controtendenza rispetto al numero totale degli/delle studenti degli stessi istituti, che invece è in diminuzione.
Ciò si connota certamente come «un dato positivo», ha commentato Maria Antonietta Scognamiglio, consigliera provinciale con Deleghe alla Programmazione della Rete Scolastica e all’Inclusione, dalle colonne di un quotidiano locale (Paola Silvi, Alunni disabili in crescita a Pisa e provincia ma le risorse non bastano, «Il Tirreno», 2 luglio 2023), «perché significa che sempre più ragazzi alle prese con difficoltà e fragilità anche gravi prolungano gli studi», mentre solo un decennio fa concludevano il loro iter scolastico in terza media. E tuttavia, a fronte di questa crescita costante – che si traduce anche in una maggiore richiesta di servizi per l’inclusione scolastica – non vi è stato un adeguamento dei finanziamenti erogati dal Governo alle Regioni, e da queste ultime alle Province. Per cui, se gli alunni e le alunne delle scuole superiori della Provincia pisana che usufruiscono dei servizi per l’inclusione scolastica (comprendenti, oltre all’insegnante di sostegno, anche l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, nonché i servizi di trasporto) sono passati dai 167 del 2018 ai 235 del 2023, anche la spesa è aumentata, fino a raggiungere la cifra complessiva di un milione e 750.000 euro, mentre i trasferimenti dai fondi nazionali e regionali si sono fermati a un milione e 186.000 euro, con una differenza di 564.000 euro in meno rispetto al fabbisogno effettivo.
Nello scorso mese di maggio, il Gruppo di Lavoro Interistituzionale coordinato dalla stessa Scognamiglio, è riuscito a siglare un Accordo di Programma tra diversi Enti, per favorire una reale inclusione scolastica che miri a valorizzare le peculiarità di ciascuno/a studente (se ne legga a questo link). Un momento importante nel quale ciascun Ente si è assunto precisi impegni per dare concretezza al diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione sociale degli alunni e delle alunne con disabilità. Nello specifico, l’Accordo di Programma ha coinvolto tutti i Comuni della Provincia, l’Unione Valdera, le Società della Salute della Zona Pisana, dell’Alta Valdicecina-Valdera, dell’Empolese Valdarno e Valdelsa, l’Ufficio Scolastico Provinciale e le ASL Toscana Nord Ovest e Toscana Centro.
Per fare fronte alle spese scolastiche dell’anno in corso «siamo riusciti a recuperare altre risorse – ha spiegato in tal senso Scognamiglio alla stampa locale – dalle economie prodotte negli anni del Covid, quando i costi erano “calmierati” dalle chiusure periodiche delle scuole. Come emerge però dai dati e in base alle proiezioni, occorrono risorse ulteriori perché non avremo più la possibilità di riutilizzare economie degli anni passati».
Un problema, ci permettiamo di aggiungere, che con tutta probabilità riguarda anche altre Province del nostro Paese. (Simona Lancioni)
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripreso, con un’integrazione e minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.
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