Lungo viale di Pescara, considerato il “biglietto da visita” della città, Corso Vittorio Emanuele II è oggetto in questo periodo di una serie di lavori, volti a ristrutturarne il manto stradale, che sono stati al centro di un’audizione dell’Associazione abruzzese Carrozzine Determinate, rappresentata dal presidente Claudio Ferrante e dalla segretaria Mariangela Cilli, presso la Commissione Comunale “Controllo e Garanzia”.
Per l’occasione Ferrante ha ribadito una serie di violazioni normative sulle barriere architettoniche in cui è incorso il progetto in attuazione, riferendosi in particolare al Decreto Ministeriale 236/89 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche) e al DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) 503/96 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici).
Nello specifico, il Presidente delle Carrozzine Determinate ha sottolineato come «le scanalature disposte sul manto stradale, già realizzate, riportino uno spessore quasi tre volte superiore alla norma e siano state realizzate anche negli attraversamenti pedonali, recando così pregiudizio alle persone con disabilità non solo per l’eventuale transito sulla strada, ma anche per gli attraversamenti, costituendo altresì un moltiplicatore di difficoltà alla mobilità anche delle persone cieche con bastone bianco, disorientate dalla presenza delle scanalature stesse. Molto debole, inoltre, riteniamo l’obiezione dell’utilizzo del percorso di Corso Vittorio da parte delle persone con disabilità sui marciapiedi, considerando che gli stessi sono un coacervo di barriere architettoniche e assolutamente fuori legge».
«Più in generale – ha proseguito Ferrante – e anche prescindendo dalle violazioni specifiche, crediamo continui ad essere miope una progettualità che non interiorizzi e faccia propria la cultura dell’accessibilità universale sancita dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, come precetto mondiale in materia di realizzazione delle opere pubbliche e di inclusione».
Dal canto suo l’architetto e direttore dei lavori Maurizio Oranges ha ascoltato con interesse le osservazioni dell’Associazione Carrozzine Determinate, con la quale aveva già avuto modo di confrontarsi in passato, facendo tesoro di alcune osservazioni su precedenti lavori, e pur difendendo il proprio operato, ha dimostrato in ogni caso apertura all’ascolto e alla valutazione di soluzioni alternative, quanto meno in merito agli attraversamenti pedonali, sollecitato sul punto anche dall’intera Commissione e dai Consiglieri di opposizione e di maggioranza, che hanno sostanzialmente accolto la richiesta di modifica degli stessi.
«Prendiamo atto – conclude Ferrante – dell’ammissione di un problema da parte dell’Amministrazione Comunale, dichiarandoci soddisfatti per il risultato ottenuto sugli attraversamenti, a vantaggio della mobilità di tutte le persone con disabilità. Chiediamo in ogni caso fermamente che anche le carreggiate di Corso Vittorio Emanuele II, qualora la strada venga utilizzata ad uso promiscuo da auto e pedoni, anche saltuariamente, riportino modifiche e accorgimenti tali da renderne l’uso inclusivo e adatto a tutti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: carrozzinedeterminate@hotmail.it.
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