La prima volta tutto fu incentrato per lo più sulla disabilità, mentre la seconda vide l’apertura a tutti gli artisti, con e senza disabilità, allo scopo di non creare “un recinto per pochi”. E ancora, nel 2021 la volontà è stata quella di rendere l’arte realmente accessibile a tutti, infine, lo scorso anno, al centro vi è stato il tema L’arte di ispirare, perché, come venne sottolineato, «il tempo che ci attraversa ha un bisogno diffuso di fonti d’ispirazione, di messaggi, di storie positive da cui trarre energia, esempio e metamorfosi. L’arte produce trasformazione sociale. È il segno del tempo che ci aspetta e chi ci ispira accende una luce nella penombra e ci aiuta a trovare (o a ritrovare) la nostra strada».
Nell’imminente quinta edizione, in programma dal 16 al 24 settembre, presso la tradizionale sede della Biblioteca della Chiesa Rossa di Milano, ma anche a Pacta. Dei Teatri, il Festival delle Abilità, promosso nel capoluogo lombardo dalla Fondazione Mantovani Castorina, punterà questa volta sul tema del Viaggio, da intendersi in senso quanto mai ampio, viaggio nello spazio, nel tempo e all’interno del proprio io. Il tutto da raccontare come sempre in chiave di accessibilità e inclusione, attraverso iniziative sempre più numerose, all’insegna della musica, del teatro, dei talk e dei laboratori, sia negli spazi della Biblioteca della Chiesa Rossa che, come detto, tramite alcuni eventi diffusi in città, con tanti protagonisti.
La nuova edizione del Festival verrà presentata pubblicamente nella mattinata dell’8 settembre (ore 11), durante una conferenza stampa presso la Sala Brigida di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Nei prossimi giorni, dunque, avremo occasione di entrare nel dettaglio delle proposte di questa manifestazione, della quale, tra l’altro, «Superando.it» è media partner.
Tra le varie novità, tuttavia, anticipiamo già quella che ci viene segnalata da Antonio Giuseppe Malafarina, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina, che ricorda «la presenza al Festival del Museo Ferrari di Modena il quale, oltre a un laboratorio dedicato a Enzo Ferrari e alla storia dell’azienda, permetterà alle persone con disabilità di visitare il Museo stesso, pilotando un avatar robotico. In tal senso la Ferrari presenzierà con uno stand per il weekend della manifestazione, ove provare questa iniziativa inclusiva. Sarà una pratica rappresentativa di come il Festival concepisca la fruizione dell’arte, che dev’essere concessa anche attraverso nuove tecnologie accessibili».
Lo stesso Malafarina, ricordiamo, nel maggio scorso aveva potuto visitare da casa a Milano il Museo Ferrari di Modena, tramite l’avatar robotico, ciò di cui avevamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elisabetta Piselli (elisabetta.piselli75@gmail.com).
