Il mondo della disabilità è in attesa che si esauriscano le diverse fasi dell’iter che dovrà condurre alla pubblicazione del Decreto Legislativo con il quale verrà istituita l’Autorità Nazionale Indipendente Garante per i Diritti della Persona con Disabilità, la cui regolamentazione è stata approvata il 17 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri [se ne legga anche su queste pagine, N.d.R.].
In un comunicato stampa del Ministero per le Disabilità, si è precisato per l’occasione che «con detto regolamento si istituisce una figura fondamentale di tipo operativo e con compiti precisi che definisce anche un reale percorso di supporto nel rispetto della Convenzione ONU e del diritto di ogni persona ad una vita dignitosa e pienamente partecipata promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità».
Volendo risalire alle origini della figura del Garante, va ricordato che essa viene contemplata per la prima volta nello statuto dell’Associazione Sportiva Culturale Aquile di Palermo del 19 marzo 2002, ove si prevedevano due unici obiettivi, vale a dire da una parte la promozione e la pratica della disciplina dell’hockey su carrozzina elettrica, dall’altra la promozione appunto della figura del Garante della Persona Disabile in tutto il territorio siciliano.
La prima città ad istituire la figura, con apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale, è stata Corleone, aprendo la strada, fino ad oggi, ad altre ventinove città siciliane.
Per la maggior parte di tali Comuni, la figura è attiva, mentre in altre dev’essere individuata o rinnovata la nomina del responsabile del relativo Ufficio. Nello specifico la figura è stata istituita a Corleone, Bisacquino, quindi a Piana degli Albanesi Prizzi, Ciminna, Partinico, Monreale, Chiusa Sclafani, Castelbuono, Palermo, Valledolmo, Lercara Friddi, Mezzojuso, Borgetto. Recentemente, poi, è stato approvato il regolamento a Balestrate, e ancora a Trapani, Erice, Valderice, Paceco, Marsala; Messina, Taormina, Giardini Naxos, Melilli ed Augusta, Licata, Bivona. Acireale e Calascibetta. In parallelo – nei Comuni nei quali non è stata mai istituita la figura in forma pubblicistica – operano, con analoghe funzioni dei Garanti, i responsabili delle Sezioni decentrate del nostro Ente di Terzo Settore Ufficio Nazionale del Garante della Persona con Disabilità, presso i Comuni di Termini Imerese, Pietraperzia e Mistretta.
Questi, dunque, i “garanti” siciliani che già da vario tempo hanno fatto rete, coordinati dalla Garante Regionale, presso la Regione Siciliana, dottoressa Carmela Tata. Chi scrive ha monitorato anche la nascita di tutti gli altri “garanti” istituiti in Comuni posti fuori dal territorio della Regione Siciliana.
Come presidente delle Aquile di Palermo e dell’Ente di Terzo Settore Ufficio Nazionale del Garante della Persona con Disabilità, che oramai dal 2002 promuove la figura in Sicilia e poi in tutta Italia, valuto come importante questo momento in cui la “figura” che ho visto crescere giorno per giorno ottiene l’auspicato riconoscimento e legittimazione a livello nazionale. In verità la crescita esponenziale che essa ha avuto sull’intero territorio nazionale mi ha fatto in qualche modo sperare, nell’ultimo periodo, che questa possibilità si potesse realizzare. Per questo tutti coloro che hanno sposato questa mission valutano il momento come il positivo epilogo di oltre vent’anni di attività rivolte a favorirne lo sviluppo sotto diversi profili. Ritengo tuttavia che sussista ancora la necessità che questa figura venga conosciuta su vasta scala e che la pubblicazione del regolamento che disciplinerà l’Autorità Nazionale Indipendente darà un forte contributo in tale direzione.
Ho avuto anche modo di registrare che le origini dell’istituto non sono esattamente conosciute persino dagli addetti ai lavori. Pochi, ad esempio, conoscono che le radici “storiche” della figura conducono alla Sicilia e alla Città di Corleone.
Per questo mi sembra quasi doveroso ripercorrere e raccontare la ventennale storia della figura del Garante della Persona con Disabilità, attraverso un mio modesto lavoro in fase di ultimazione, basato su precisi dati storici. In detta pubblicazione racconterò del particolare modo con cui è nata l’idea e del susseguirsi delle iniziative mediante le quali è venuta ad esistenza la figura stessa del Garante; delle criticità fronteggiate nel corso della sua evoluzione e nella fase di estensione territoriale; oltreché del lavoro di monitoraggio delle diverse iniziative legislative finalizzate all’istituzione del Garante in àmbiti regionali e in quello nazionale. Tale lavoro uscirà entro la fine del prossimo mese di ottobre.