Tutti uguali, nessuno escluso. Parte con questo spirito la prima edizione dello spettacolo AbracaDown, uno show di magia i cui protagonisti sono ragazzi e ragazze con sindrome di Down, che il 3 ottobre saliranno sul palco del Teatro Brancaccio di Roma per dare vita ad un vero e proprio musical emozionante e divertente.
AbracaDown nasce dall’idea di Francesco Leardini, presidente del Club Magico Fernando Riccardi di Roma, manager ventennale nel mondo dello show business, che insieme a Danilo Melandri e Giancarlo Giambarresi dell’AIPD di Roma (Associazione Italiana Persone Down), si è proposto di realizzare un grande sogno fatto di mani che si stringono, cuori generosi e tanta energia. Le scenografie dello show, ad esempio, sono state realizzate da un ragazzo sordo, Federico Rossini, che utilizzerà il lavoro svolto per la sua tesi di laurea.
La sindrome di Down è una delle più note condizioni genetiche caratterizzate dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule e coloro che ne sono interessati hanno da sempre affrontato, e continuano ad affrontare ogni giorno episodi di discriminazione ed esclusione, subendo ingiustizie sistematiche in tutti gli àmbiti della vita, dalla scuola al lavoro.
L’obiettivo di questo spettacolo è proprio quello di contrastare e abbattere i pregiudizi, fornendo ai protagonisti e alle protagoniste la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare alla platea tutto il loro valore in una miscela esplosiva tra danza, canto, recitazione, arti magiche.
Dieci ballerini, dieci cantanti, quattordici attori/maghi creano uno spazio scenico dove ognuno si sente parte integrante di un puzzle che compone l’immagine di una società ideale, dove ognuno fa ciò che lo fa stare bene senza la paura di essere giudicati e discriminati a causa di una diversità innata.
Ognuno crea il proprio innesto in una catena di montaggio che ha l’unico obiettivo di smuovere le coscienze e partorire conoscenze in chi ignora ciò che non conosce e lo giudica, ed esclude, a priori, senza sapere, solo per paura di non saper fare altrimenti. Filo conduttore: la magia, perché questa antica disciplina è l’unica in grado di creare un mondo parallelo, generando emozioni tali da convincere lo spettatore che l’impossibile è possibile.
Nel futuro il progetto prevede l’apertura di un’Accademia dello Spettacolo per persone Down. Con l’amichevole partecipazione del comico Maurizio Battista. (Federica Rinaudo)
Per informazioni e prenotazioni: Teatro Brancaccio di Roma; lo show inizierà alle 21 del 3 ottobre. Questo invece è il link su Ticketone da cui è possibile acquistare i biglietti.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minimi riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.
Articoli Correlati
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- A Zoomarine una giornata “diversamente divertente” Già segnalatosi per una serie di iniziative in favore delle persone con disabilità e delle loro Associazioni, il parco dei divertimenti e acquatico Zoomarine di Torvaianica, nel Comune di Pomezia,…
- Abbiamo "toccato con mano" la Tunisia È stato uno dei più apprezzati eventi cultural-sportivo-turistici fra quelli organizzati in 40 anni dall’ADV (Associazione Disabili Visivi). L’hanno chiamata “Settimana Gialla”, per richiamare il colore delle sabbie del Sahara,…