Più attenzione per il welfare nella prossima Legge di Bilancio

«Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi della riforma del Terzo Settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione»: lo ha detto Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, nell’àmbito della prima Giornata dell’Associazionismo. Per l’occasione il Forum ha rivolto un appello al Governo per la prossima Legge di Bilancio, chiedendo più attenzione per il welfare e alleggerimenti burocratici e fiscali per questo fondamentale comparto socio-economico

Cartello stradale americano, con la scritta "welfare"«Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi introdotti dalla riforma del Terzo Settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, nell’àmbito della prima Giornata dell’Associazionismo, svoltasi a Roma (se ne legga anche la nostra presentazione), che ha visto la partecipazione di circa 250 persone del mondo delle associazioni, delle organizzazioni di volontariato e delle imprese sociali, oltreché di rappresentanti delle Istituzioni. Per l’occasione il Forum ha rivolto un appello al Governo per la prossima Legge di Bilancio: serve più attenzione al welfare e alleggerimenti burocratici e fiscali per questo fondamentale comparto socio-economico.

«Il nostro Paese – ha affermato in tal senso Pallucchi – vive una profonda crisi sociale e partecipativa, troppo spesso piegato sul sentimento di paura. Cresce il disagio giovanile, l’impoverimento culturale, l’isolamento delle persone. Il ruolo del Terzo Settore, allora, è ancora più cruciale, per costruire coesione e fiducia nel futuro, creare spazi di democrazia, per realizzare un’economia sana, producendo anche occupazione».
«Ma molte di queste realtà – h aggiunto -, e soprattutto le più piccole, da tempo portano avanti le loro attività in sofferenza, spesso a causa della mancanza di politiche di sostegno adeguate, di oneri amministrativi e fiscali eccessivi. La prossima manovra è dunque l’occasione per dare un segnale importante, in particolare riportando il Terzo Settore in regime di esclusione IVA ed eliminando l’IRAP, una tassa che finisce per gravare più sul non profit che su aziende profit». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.
A questo link è disponibile l’elenco completo di tutti i soci e degli aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Il Manifesto proposto dal Forum Nazionale del Terzo Settore per la prima Giornata dell’Associazionismo
Siamo valore sociale – Il ruolo delle APS per la partecipazione e per una società inclusiva e sostenibile
Le due grandi emergenze globali che l’Italia ha dovuto affrontare negli ultimi anni, la pandemia e la guerra in Ucraina, hanno reso evidente il ruolo insostituibile del Terzo Settore e della promozione sociale.
Le APS (Associazioni di Promozione Sociale) hanno dato corpo al senso di responsabilità collettiva delle persone, promuovendo il volontariato e progettando e realizzando attività a sostegno delle comunità.
Con una Giornata dedicata a queste realtà vogliamo raccontare la promozione sociale e valorizzarla come pratica di democrazia e di educazione alla convivenza, inclusione e socialità, contrasto alle solitudini, animazione sociale, promozione culturale, del territorio e dell’ambiente: una molteplicità di esperienze che uniscono l’azione civica e solidaristica con la dimensione del fare e dell’economia sociale.
Ma vogliamo anche rivolgerci alla politica, chiedendo che si mettano in campo azioni concrete per consentire la sopravvivenza della promozione sociale e per favorirne lo sviluppo.
Le APS stanno compiendo un grande sforzo per adeguarsi alla riforma del Terzo Settore, in particolare per trasmigrare nel Registro Unico (RUNTS). Esprimono inoltre forte preoccupazione per la mancata risoluzione della questione IVA e per la prolungata attesa della definizione della “questione fiscale”, ad oggi ferma in Unione Europea.
Un’altra importante criticità riguarda la cosiddetta armonizzazione tra sport e promozione sociale: lo sport sociale non può rimanere fuori dal Terzo Settore.
Infine il tema della co-programmazione e co-progettazione.
Gli interventi che chiediamo vengano prioritariamente messi in agenda:
– Alleggerimento degli oneri amministrativi e burocratici previsti per le associazioni di piccole dimensioni.
– Semplificazione delle procedure di iscrizione, aggiornamento delle informazioni e deposito degli atti nel RUNTS.
– Ripristino del “fuori campo IVA” per le attività mutualistiche delle associazioni nei confronti dei soci.
– La deducibilità IRAP del costo del lavoro per allineare gli Enti del Terzo Settore non commerciali alla pressione, molto meno onerosa, prevista oggi per le società commerciali.
La qualità della partecipazione pubblica riflette l’etica di una società democratica. Per questo è compito di ogni Governo democratico sostenere e favorire l’associazionismo civico quale miglior contrasto alla “cultura dello scarto” che si sta pericolosamente radicando nella nostra società.

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