Il 23 novembre scorso, l’INPS ha diramato un messaggio cruciale riguardo alle modifiche normative apportate al congedo straordinario e ai permessi fissati dalla Legge 104/92. Queste novità sono state introdotte dal Decreto Legislativo 105/22, entrato in vigore il 13 agosto dello scorso anno, con l’obiettivo principale di adeguare e semplificare le disposizioni relative all’assistenza a soggetti con disabilità grave, come previsto dall’articolo 3, comma 3, della citata Legge 104/92, nel caso di più soggetti.
In particolare, dunque, il Decreto Legislativo 105/22 ha portato diverse modifiche, tra cui l’eliminazione del principio del «referente unico dell’assistenza» in riferimento ai permessi disciplinati dall’articolo 33 della Legge 104. Questo significa che ora più lavoratori possono richiedere e ottenere i permessi per assistere lo stesso soggetto con disabilità grave, senza la restrizione del referente unico.
Tuttavia, tale Decreto non è intervenuto per modificare il comma 5-bis dell’articolo 42 del Decreto Legislativo 151/01, il quale stabilisce che il congedo straordinario, insieme ai permessi di cui all’articolo 33, comma 3, della Legge 104, non possano essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona con disabilità grave, ad eccezione dei genitori.
Il messaggio INPS è dunque intervenuto per chiarire che, nonostante il permanere di questa restrizione per il congedo straordinario, la stessa debba essere letta insieme alle modifiche apportate recentemente, con il risultato che è quindi possibile autorizzare la fruizione sia del congedo straordinario che dei permessi dell’articolo 33 a più lavoratori, per assistere lo stesso soggetto con disabilità grave, purché in modo alternato e non negli stessi giorni.
L’INPS sottolinea inoltre che è possibile accettare domande di congedo straordinario anche per periodi in cui siano già state autorizzate le fruizioni di permessi mensili o prolungamenti del congedo parentale per la stessa persona con disabilità in situazione di gravità. Tuttavia, è fondamentale che tali benefìci non siano fruiti nelle stesse giornate, poiché rappresentano istituti con finalità simili di assistenza e devono quindi essere considerati come opzioni alternative.
Il messaggio dell’INPS invita quindi le proprie Strutture Territoriali a riesaminare i provvedimenti già adottati alla luce delle nuove direttive. A tal proposito saranno fornite ulteriori indicazioni per affrontare le situazioni giuridiche non esaurite, ovvero quelle senza sentenza passata in giudicato o prescrizione del diritto.
In conclusione, il Messaggio dell’INPS del 23 novembre 2023 fornisce chiarezza sulle nuove disposizioni normative relative al congedo straordinario e ai permessi fissati dalla Legge 104/92, delineando le modalità per il riconoscimento e la gestione di tali benefìci a vantaggio dei lavoratori e delle persone con disabilità grave. Resta fondamentale per le Strutture Territoriali adeguarsi a tali indicazioni, per garantire una corretta applicazione delle normative vigenti.