In occasione della Giornata internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, il Museo Hendrik Christian Andersen di Roma (Via Pasquale Stanislao Mancini) proporrà tra l’altro nella mattinata del 3 dicembre (ore 10) l’incontro denominato Se il tatto cura, organizzato dal direttore del Museo Maria Giuseppina Di Monte e dall’architetto Maddalena Paolillo dello staff del Museo, dedicato alla disabilità visiva e impreziosito dalla partecipazione di Maria Poscolieri dsll’Associazione di Volontariato Museum) della scultrice Lucilla D’Antilio, di Antonietta Barbonetti, dell’artista Lucia Sforza e della poetessa Laura Anfuso.
L’incontro si aprirà con la presentazione Se Uomo cura, libro d’artista dal carattere intimo, che scompagina e offre una molteplicità di metafore, e che le autrici Antonietta Barbonetti, Lucia Sforza e Laura Anfuso proporranno per la prima volta proprio il 3 dicembre (se ne legga anche nel box in calce), parlando della loro collaborazione, dell’opera nata dall’incontro della ricerca sul tatto di Laura Anfuso con quella che Lucia Sforza ha condotto sulle membrane di luce, lavorando insieme ad Antonietta Barbonetti.
Successivamente, Lucilla D’Antilio racconterà l’opera da lei realizzata appositamente per l’evento e guiderà i partecipanti che lo desidereranno a un’esplorazione tattile della sua scultura con gli occhi bendati.
L’incontro si concluderà con l’intervento di Maria Poscolieri, pronta a guidare i partecipanti che vogliano godere di un’esperienza tattile sensoriale con gli occhi bendati all’esplorazione di alcune sculture selezionate presenti nelle sale del Museo Andersen.
«Lo scopo dell’incontro – spiegano i promotori – è quello di sollecitare una riflessione sulla cura del tatto per tutti, sull’importanza di riscoprire questo senso troppo spesso mortificato e trascurato, di saper godere dell’Arte per spostare lo sguardo, di soffermarsi con consapevolezza sulla complessità della relazione e sul valore irrinunciabile di un dialogo costante con la disabilità, che sappia portare ad un ascolto profondo e rispettoso, a un confronto aperto». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: dms-rm.museoandersen@cultura.gov.it.
Se Uomo Cura
Pubblicato da Laura Anfuso, Antonietta Barbonetti e Lucia Sforza, è un libro a stampa vegetale su tessuto e con ricamo. Esso prende corpo dall’incontro di due urgenze solo in apparenza dissimili: gli haiku di Laura Anfuso che parlano di tatto, mentre le stampe delle sindoni vegetali di Antonietta Barbonetti e Lucia Sforza alludono ad un’esperienza soprattutto visiva.
La collaborazione di Barbonetti e Sforza nasce dal tentativo di ricucire una lacerazione e lo sguardo generato da questa esigenza è uno sguardo attento ad ansie esistenziali. Dal canto suo Anfuso definisce il contatto come momento di scambio tra interno ed esterno e la superficie o l’epidermide come punto di connessione: Membrane di Luce, il lavoro di Barbonetti e Sforza si struttura proprio a partire da qui.
«Uno stelo d’erba esposto alla luce solare – dicono le Autrici – diviene quasi trasparente e di colore vibrante. Un’esperienza numinosa in cui l’esilità della membrana vegetale diviene membrana di luce, luogo di possibile contatto con l’inesplicabile».
(per ogni ulteriore informazione: laura.anfuso@tiscali.it).
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