Trent’anni di gioie e sfide per “Telefono D”

«La prima volta che ho chiamato cercavo informazioni aggiornate sull’inserimento lavorativo e sul futuro delle persone con sindrome di Down. Allora non esisteva praticamente nessuno che parlasse di queste cose. Negli anni ho trovato una consulenza preziosa su questioni scolastiche, amministrative e legali» lo dice uno dei primi genitori a fare affidamento su “Telefono D”, uno dei servizi fondamentali forniti dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che festeggia un anniversario quanto mai importante, vale a dire i trent’anni dal proprio avvio

(©AIPD)

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«La prima volta che ho chiamato, e sono trent’anni fa, cercavo informazioni aggiornate sull’inserimento lavorativo e sul futuro delle persone con sindrome di Down. Allora non esisteva praticamente nessuno che parlasse di queste cose. Nel corso degli anni ho trovato una consulenza preziosa su questioni scolastiche, amministrative e legali e durante la pandemia, Telefono D è stato un faro nel comprendere le normative in continuo cambiamento»: a dirlo è Enzo, uno dei primi genitori a fare affidamento su Telefono D, uno dei servizi fondamentali forniti dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che festeggia un anniversario quanto mai importante, vale a dire i trent’anni dal proprio avvio.

«Per tre decenni – sottolineano dall’AIPD – abbiamo condiviso gioie e sfide, ascoltato storie e fornito risposte, a famiglie e operatori di settore. Oggi le cose sono molto cambiate. ma, nel vasto mare dell’informazione online, chi si trova in difficoltà ha ancora bisogno di orientamento e, soprattutto, di un ascolto umano. Continueremo quindi a portare avanti la nostra missione, che è “semplicemente” quella di esserci». (S.B.)

Tutti coloro che vogliono sostenere il servizio Telefono D dell’AIPD possono farlo accedendo a questo link. Per altre informazioni: ufficiostampaaipd@gmail.com.

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