Scuole che sanno essere realmente accoglienti

di Caterina Centamore*
Preso atto che Tommaso, per problemi di salute, non potrà partecipare ad una gita scolastica già programmata, l’Istituto Comprensivo di Santa Maria a Monte (Pisa), ha ritenuto di organizzare un’altra uscita altrettanto straordinaria, adeguata alle esigenze di Tommaso stesso, per dargli la possibilità di partecipare. A raccontare questa storia è la mamma di Tommaso ed è la storia di una scuola che sa accogliere, comprendere e sostenere, una “luce che brilla” in questi tempi dove c’è chi vagheggia il ritorno alle classi speciali per gli studenti e le studentesse con disabilità
Tommaso, scuola di Pisa
Tommaso, la cui scuola ha programmato per lui una gita ad hoc

È il 9 febbraio quando il cuore di Tommaso, ricoverato presso l’Ospedale Stella Maris di Calambrone (Pisa), per la riabilitazione conseguente un intervento chirurgico alle gambe, improvvisamente impazzisce, non si contrae correttamente e sta per fermarsi definitivamente. Vengono prestati i primi soccorsi già alla Stella Maris e poi… la corsa e il trasferimento in elicottero presso l’Ospedale del Cuore Gaetano Pasquinucci di Massa.
Dopo due mesi di ricovero presso vari Ospedali Tommaso ritorna a casa e, piano piano, ricomincia a frequentare la scuola e cerca, in un certo senso, di riprendere in mano la sua vita.

Però, c’è un però, oggi, 6 maggio, la sua classe partecipa a una gita scolastica programmata e organizzata già da novembre con percorsi e autobus adatti alle sue esigenze, alla quale Tommaso non potrebbe partecipare perché i medici che lo seguono non hanno ritenuto di dare il permesso. A questo punto, dunque, entra in ballo la scuola e il suo concetto di inclusione.
Infatti, dopo avere saputo dell’impossibilità di Tommaso di partecipare alla gita, pensando alla sua delusione, viene indetto un Consiglio d’Istituto e organizzata un’altra uscita altrettanto straordinaria, più adatta alle sue esigenze attuali, per dargli la possibilità di partecipare.

In un momento storico particolarmente oscurantista in cui viene auspicato il ritorno alle classi differenziali per i bambini con disabilità, l’Istituto Comprensivo di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, diventa un “faro” che indica e illumina la strada da seguire nel percorso di inclusione di questi bambini/e che nelle loro giovani vite hanno già vissuto e continuano a vivere esperienze difficili e dolorose.
Per fortuna alle esternazioni farneticanti e fuori dal tempo di un “baldo generale” si contrappongono convinzioni e atteggiamenti di Donne e Uomini illuminati ed empatici che sanno comprendere e apprezzare la ricchezza che questi bambini, con le loro esperienze, apportano alla Scuola nel suo complesso.

Tommaso, fin dal primo giorno, si è sentito parte di un gruppo che lo ha accolto, compreso e sostenuto.
Tommaso e la sua famiglia si considerano fortunati per essere approdati in questa splendida realtà scolastica. Grazie! E un ringraziamento particolarmente sentito va al Dirigente Scolastico, al Consiglio d’Istituto, alle straordinarie maestre, alle compagne/i e ai loro genitori. Grazie ancora!

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con minimi riadattamenti dovuti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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