Grazie alle attività della Fondazione Montecatone e alla disponibilità del Ristorante Onda Blu di San Mauro a Mare (Forlì-Cesena), che ha promosso una cena di beneficenza ad hoc, l’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, ha potuto compiere un ulteriore passo avanti nel miglioramento del percorso terapeutico-riabilitativo dei pazienti, acquistando un apparecchio per l’ossigeno ozono terapia particolarmente utile nella prevenzione e cura delle infezioni.
«Si tratta di uno strumento tecnologico – sottolinea Monika Zackova, che dirige l’Area Critica a Montecatone – che ci consentirà di risolvere i casi di infezioni gravi, secondarie alla diffusione di batteri multi-resistenti definiti anche “killer” per la loro difficile eradicazione. L’utilizzo di tale apparecchiatura a livello sistemico, infatti, determinerà una potentissima attività antisettica, antimicrobica, antiossidante e antinfiammatoria per la diminuzione dei fattori dell’infiammazione e dei radicali liberi; è, inoltre, un trattamento adiuvante per tutti i pazienti, soprattutto nelle prime fasi, durante il ricovero in Area Critica con problemi a livello polmonare e difficoltà nella riabilitazione respiratoria. E da ultimo, ma non ultimo, determina un’azione neuro-protettiva verso il sistema nervoso».
Anche studi recenti, tra l’altro, hanno confermato l’utilità di tale apparecchiatura nelle patologie neurologiche acute come quelle secondarie ai gravi traumi cerebrali o midollari, dove l’ozono permette una riparazione più veloce dei danni anatomici e una migliore riabilitazione a livello neurologico. «Va considerata anche l’importanza nel trattamento locale delle ricorrenti lesioni da decubito secondarie al prolungato allettamento – aggiunge Zackova -. E inoltre questa attività, come confermano numerosi studi, non presenta incompatibilità con l’utilizzo di altri farmaci».
«Trovo straordinario – conclude la specialista – che a supportare il nostro Istituto vi siano anche nostri ex pazienti, come Luigi Campedelli, che ha sostenuto fortemente il progetto». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Claudia Corsolini (corsolini@montecatone.com).
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