«Come sostiene la FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’interruzione di questo servizio colpirebbe gli alunni con alcune sindromi rare e non, con disabilità comunicativa nella produzione e comprensione del linguaggio, in particolare quelli nello spettro autistico, creando pesanti disagi agli alunni stessi e alla loro famiglie, il tutto in controtendenza con quanto avviene in Europa, dove si dà sempre più importanza all’istruzione per le persone con disabilità e alla Comunicazione Aumentativa Alternativa. E la mancanza di risposte alle richieste delle Associazioni non fa ben sperare»: lo dichiara Elena Improta, presidente dell’Associazione Oltre lo Sguardo, a proposito della denuncia della FISH Lazio, ripresa nei giorni scorsi sulle nostre pagine, riguardante la cessazione, con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, dell’organizzazione e dell’erogazione del Servizio di Assistenza alla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) per gli alunni e le alunne delle scuole di ogni grado di tutti i Comuni del Lazio.
«Ci uniamo quindi all’appello della FISH Lazio – aggiunge Improta – affinché la Regione Lazio assuma un’iniziativa politica per programmare accordi atti a definire un percorso capace di garantire, fin dalla riapertura delle scuole, l’avvio dei servizi di assistenza scolastica CAA e di confrontarsi preventivamente con le organizzazioni rappresentative». (S.B.)
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