Arrivano più risorse dalla Regione Lombardia per la non autosufficienza

Dopo un incontro con varie organizzazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, la Regione Lombardia ha annunciato uno stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro per prorogare al 1° agosto l’avvio della rimodulazione del contributo mensile riconosciuto nell’àmbito della cosiddetta “Misura B1” alle persone con disabilità gravissima assistite dal caregiver familiare. È stato inoltre annunciato che con l’assestamento di bilancio di luglio verranno stanziati altri 8 milioni e mezzo di euro per evitare che si creino liste d’attesa per i nuovi accessi alla stessa “Misura B1”

Assistenza a una persona con disabilità grave

Una caregiver familiare assiste una persona con disabilità grave

Al termine di un incontro tra il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e i presidenti della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) Alessandro Manfredi e Angelo Achilli, la portavoce del Forum del Terzo Settore Lombardia Valeria Negrini, l’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo), rappresentata da Emilio Rota e Salvatore Semeraro e l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), con Emilio Agosti, la stessa Regione Lombardia ha annunciato uno stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro per prorogare al 1° agosto l’avvio della rimodulazione del contributo mensile riconosciuto nell’ambito della cosiddetta Misura B1* alle persone con disabilità gravissima che vengono assistite dal caregiver familiare. È stato inoltre annunciato che con l’assestamento di bilancio di luglio verranno stanziati altri 8 milioni e mezzo di euro per evitare che si creino liste d’attesa per i nuovi accessi alla Misura B1.

«Siamo soddisfatti per questo risultato – commentano Alessandro Manfredi e Angelo Achilli – in particolare per avere scongiurato la formazione delle liste d’attesa per la Misura B1, che avrebbe avuto un esito tragico per molte famiglie. Un risultato che è il frutto del lavoro svolto ai tavoli istituzionali e delle iniziative promosse da tutto il mondo associativo, culminate con la manifestazione di Milano del 16 aprile».

«Durante l’incontro tra gli esponenti della Regione e i rappresentanti delle Associazioni – informano ancora dalla LEDHA – è stata anche decisa la convocazione di un “Tavolo FNA” che servirà a rendere strutturale quanto concordato».
«In tal senso – commenta Manfredi – la Regione Lombardia ha assunto l’impegno di aprire un confronto in vista del 2025, con l’obiettivo di individuare soluzioni di lunga durata che evitino di ritrovarci il prossimo anno a dover affrontare le stesse criticità di quest’anno».
«Come FAND Lombardia – aggiunge Achilli – abbiamo ribadito di non essere contrari all’implementazione di servizi diretti di assistenza alle persone con grave disabilità che, al contrario, devono essere rinforzati. Tuttavia, pensiamo sia importante garantire alle persone con disabilità la possibilità di scegliere se affidarsi a un caregiver familiare, assicurando così la libertà di scelta sancita dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)

*In Lombardia le misure a sostegno della non autosufficienza a valere sul Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze prendono il nome di Misura B1, a sostegno della disabilità gravissima, e di Misura B2, a sostegno della grave disabilità.

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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