Presentati i risultati del progetto di rete “Il Piemonte al mio fianco”, nato per sostenere l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità visiva del Piemonte. Oltre 400 le persone coinvolte, tra professionisti sanitari, docenti, operatori di protezione civile e semplici cittadini e cittadine
Sanità, scuola, protezione civile, nuove tecnologie, lotta contro le discriminazioni: Sono questi i principali àmbiti di intervento del progetto Il Piemonte al mio fianco, già presentato a suo tempo sulle nostre pagine, nato per sostenere l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità visiva del Piemonte.
Promossa dall’UICI Piemonte (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), l’iniziativa ha beneficiato del sostegno economico della Regione Piemonte e del supporto della Rete Regionale contro le Discriminazioni.
Nel corso di una conferenza tenutasi presso il grattacielo della Regione Piemonte a Torino, alla presenza del presidente della Regione stessa Alberto Cirio, dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, e di tutti i vari attori coinvolti, sono stati presentati i risultati di un progetto di ampio respiro, improntato, in tutte le sue fasi, alla logica di rete.
«In un anno di intenso lavoro sono stati affrontati alcuni nodi cruciali per ogni cittadino, ma particolarmente impattanti sulla vita quotidiana di chi convive con una disabilità. Si pensi, ad esempio, alle difficoltà che una persona non vedente può incontrare in un ospedale, oppure alle tante sfide e criticità legate al sostegno scolastico, o ancora ai maggiori pericoli connessi con situazioni impreviste e di emergenza. In tutti questi ambiti, è stato svolto un lavoro capillare, fondato sulla formazione (spesso tenuta in prima persona dalle persone cieche e ipovedenti), sulla conoscenza diretta, sul confronto reciproco», si legge in una nota diffusa dall’UICI Piemonte.
Qui di seguito proponiamo in sintesi quanto fatto nei vari settori seguiti dal progetto.
Accessibilità delle strutture sanitarie
Considerata la difficoltà che spesso le persone con disabilità visiva incontrano nell’accedere a ospedali e strutture sanitarie, sono stati organizzati moduli formativi rivolti al personale medico e infermieristico, per illustrare le principali modalità di relazione con le persone cieche in tutto il percorso di cura (accoglienza, ricovero, esami clinici, indicazioni terapeutiche, dimissioni ecc.). Gli incontri formativi, organizzati ad Alessandria, Cuneo e Vercelli, sono stati seguiti da 71 operatori sanitari. L’esperienza è stata arricchita da dimostrazioni pratiche che hanno simulato alcuni casi specifici legati alle attività sanitarie
Protezione Civile
Sono stati organizzati diversi percorsi formativi teorico-pratici, volti a garantire un soccorso e un’assistenza efficaci alle persone con disabilità visive in caso di emergenza. Tali percorsi, promossi ad Alessandria, Cuneo, Pinerolo e Vercelli, hanno coinvolto 156 operatori della Protezione Civile che hanno potuto apprendere, anche con dimostrazioni pratiche, i comportamenti corretti da adottare in presenza di una persona cieca o ipovedente in difficoltà.
Inclusione scolastica
Quella del sostegno scolastico è una nota dolente che da molti anni rischia di pregiudicare il diritto allo studio degli alunni ciechi e ipovedenti: assegnazione non tempestiva degli insegnanti, mancanza di preparazione specifica, laddove invece la disabilità sensoriale avrebbe bisogno di competenze molto mirate, scarsa continuità didattica e carenza di ausili tecnici sono, purtroppo, tratti ricorrenti, che si affiancano a situazioni di eccellenza. Per colmare, almeno in parte, questo divario, sono stati avviati diversi percorsi formativi rivolti a insegnanti delle scuole piemontesi di ogni ordine e grado. Alla formazione, che si è tenuta nelle Province di Biella, Cuneo, Torino e Vercelli, hanno partecipato oltre 100 insegnanti, i quali hanno avuto la possibilità di comprendere l’importanza dell’autonomia tra i banchi di scuola, nonché di conoscere il sistema di letto-scrittura Braille e i principali ausili informatici che possono accrescere l’autonomia degli studenti e delle studentesse con disabilità visive.
Assistenza tecnologica
Negli ultimi decenni le nuove tecnologie hanno spalancato alle persone con disabilità visiva possibilità e prospettive un tempo impensabili. Per consentire a tutti di cogliere queste opportunità, sono stati organizzati, nelle Sezioni UICI del Piemonte, diversi incontri formativi, appuntamenti che hanno consentito a tante persone con disabilità visiva (cominciando dalle più anziane e meno abituate alle novità tecnologiche) di recuperare parte della propria autonomia quotidiana, grazie a strumenti di semplice uso (dalle app per il riconoscimento dei colori agli strumenti di lettura, dalle soluzioni per chiedere aiuto a distanza fino ai programmi di supporto per la mobilità, senza trascurare gli assistenti vocali, i sistemi per la domotica e il comando a distanza degli elettrodomestici).
Prevenzione e contrasto delle discriminazioni
Le politiche per l’inclusione e il contrasto ad ogni forma di discriminazione devono basarsi su una migliore conoscenza della condizione delle persone con disabilità. Ciò comporta necessariamente un coinvolgimento attivo delle Istituzioni, dei nodi antidiscriminazione e della cittadinanza. Pertanto sono stati organizzati una serie di incontri presso le Sezioni UICI del Piemonte, al fine di far conoscere alla cittadinanza le varie forme di discriminazione e le misure di tutela. Questi incontri sono stati anche l’occasione per presentare l’indispensabile opera dei nodi provinciali antidiscriminazione sul territorio, con i quali sono state avviate preziose collaborazioni.
«In Piemonte stiamo rafforzando un cambio di mentalità importante – hanno dichiarato durante lka conferenza conclusiva Alberto Cirio e Maurizio Marrone –. Ancora troppo spesso le discriminazioni riguardano l’accesso ai servizi per le persone con disabilità e per questo motivo abbiamo scelto di destinare le risorse per i progetti antidiscriminazione al superamento di queste barriere. La lotta alle discriminazioni si fa garantendo finalmente l’accesso ai servizi. Abbiamo scelto di collaborare a questo progetto con l’UICI, che per noi è un referente importante, per favorire l’autonomia e l’accessibilità e per rendere realtà l’inclusione delle persone con disabilità visiva in tanti settori quotidiani: la sanità, la scuola, l’uso delle tecnologie, ma anche gli interventi di Protezione Civile, nei quali servono operatori formati».
«Il Piemonte al mio fianco è stato un progetto ambizioso e affascinante – commenta Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte –. Con le attività progettuali delle cinque aree di intervento abbiamo cercato di formare diverse figure professionali sui temi della disabilità visiva, con l’obiettivo di accrescere l’attenzione, la sensibilità e la preparazione di coloro che interagiscono a vario titolo con le persone cieche e ipovedenti. Inoltre abbiamo fornito una serie di suggerimenti per eliminare le barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali che ancora oggi impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità. Grazie a questo progetto, possiamo oggi dire che il Piemonte è un po’ più attento e vicino alle esigenze delle persone con disabilità visive». (C.C. e S.B.)
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa UICI Piemonte (Lorenzo Montanaro), comunicazione@uicpiemonte.it.
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