«In un’epoca in cui emergono nuove forme di discriminazione, ricordare serve a rafforzare l’impegno per una società in cui la dignità di ogni individuo sia al centro delle scelte politiche, sociali e culturali»: lo dicono dalla Federazione FISH, nel richiamare oggi, 27 gennaio, Giorno della Memoria, l’attenzione sull’”Aktion T4″, il programma nazista di sterminio delle persone con disabilità. Dal canto suo, la rete dell’ANFFAS promuove per l’occasione numerose iniziative
«Richiamiamo oggi, 27 gennaio, Giorno della Memoria, l’attenzione sull’Aktion T4, il programma nazista di sterminio delle persone con disabilità, troppo spesso dimenticato nelle commemorazioni e nei dibattiti storici. Tra il 1939 e il 1945, infatti, circa 275.000 persone furono eliminate in nome di un’ideologia eugenetica che le considerava un peso per la società e incompatibili con l’ideale di razza pura. Le vittime venivano selezionate tramite criteri pseudoscientifici che classificavano la loro vita come improduttiva. Questo sterminio, gestito con efficienza burocratica spietata, rappresentò un banco di prova per le tecniche genocidarie successivamente applicate nei campi di concentramento»: lo si legge in una nota diffusa dalla FISH (già Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, oggi Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), ove si sottolinea appunto «l’importanza di ricordare questa pagina oscura della storia, non solo come atto di giustizia verso le vittime, ma anche come monito per il presente e il futuro. La memoria dell’Aktion T4 evidenzia infatti i pericoli di qualsiasi ideologia che giustifichi la discriminazione, la violenza o la disumanizzazione in nome di necessità economiche o sociali».
«Dimenticare queste atrocità – dichiara Vincenzo Falabella – presidente della FISH – significa rischiare di ripeterle. La memoria storica è un elemento fondamentale per costruire una società inclusiva, capace di valorizzare la diversità e di difendere la dignità umana contro ogni forma di esclusione e odio. In un’epoca in cui emergono nuove forme di discriminazione, ricordare serve a rafforzare l’impegno per una società in cui la dignità di ogni individuo sia al centro delle scelte politiche, sociali e culturali».
Sempre in occasione del Giorno della Memoria di oggi, l’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) si unisce dal canto suo, «al ricordo delle vittime dell’Olocausto, compresi milioni di ebrei, prigionieri politici, rom, persone con disabilità e individui perseguitati per il loro orientamento sessuale, che furono perseguitate e annientate a causa dell’odio e dell’intolleranza. Tra queste, le persone con disabilità subirono un genocidio silenzioso, vittime di sterminio e discriminazione sistematiche».
«Siamo da sempre in prima linea nella preservazione della memoria storica e nella sensibilizzazione riguardo alle atrocità vissute dalle persone con disabilità durante il regime nazista – proseguono dall’Associazione, aderente essa stessa alla Federazione FISH – e oggi, attraverso le tante iniziative della nostra rete, desideriamo non solo ricordare, ma anche educare e riflettere in merito a questa tragica pagina della storia. Tra le varie iniziative segnaliamo il cortometraggio Perché non accada mai più, RICORDIAMO, a cura dell’ANFFAS Emilia Romagna; la mostra Aktion T4 – Ricordiamo!, organizzata dall’ANFFAS di Mestre in collaborazione con l’ANPI e la Municipalità di Mestre Carpenedo; la mostra Perché non accada mai più. RICORDIAMO, promossa dall’ANFFAS di Bassano del Grappa (Vicenza), con il patrocinio del Comune di Cartigliano; la presentazione del film Nebbia in agosto, in collaborazione con l’ITT Leonardo da Vinci di Foligno (Perugia), promossa da ANFFAS Per Loro; lo spettacolo STORIE DI CHI, a cura del Gruppo L-inc Teatro dell’ANFFAS Nordmilano con il patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo (Milano); e tante altre».
«Il Giorno della Memoria – concludono dall’ANFFAS – non è solo un momento di commemorazione, ma un’importante occasione di riflessione su come possiamo lavorare insieme per costruire una società più giusta e inclusiva, in cui l’odio e l’intolleranza non trovino più spazio. Ricordare è fondamentale per non ripetere gli errori del passato. Invitiamo quindi tutti e tutte a unirsi in questo giorno di memoria, per riconoscere il valore della dignità umana e promuovere un futuro di inclusione e rispetto per tutti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it; comunicazione@anffas.net.
Sull’Olocausto delle persone con disabilità durante il regime nazista e la seconda guerra mondiale e sul programma Aktion T4, suggeriamo senz’altro la lettura sulle nostre pagine dell’approfondimento di Stefania Delendati intitolato Quel primo Olocausto (a questo link).
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