Esplorare il modo in cui la creatività, intesa in senso ampio, possa servire a promuovere la ricerca scientifica e ad aumentare la consapevolezza sulle Malattie Rare, coinvolgendo sia la comunità scientifica sia altri “mondi” (professionisti delle arti, scuola, giovani): è lo scopo dell’incontro del 20 febbraio promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme a UNIAMO, la Federazione Italiana Malattie Rare, in vista della Giornata Mondiale delle Malattie Rare

Sempre in vista della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio (Rare Disease Day), dopo il primo evento del 13 febbraio, dedicato alla qualità dell’informazione e presentato anche sulle nostre pagine, il Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e UNIAMO, la Federazione Italiana Malattie Rare, ne proporranno un secondo per il 20 febbraio, sempre presso la sede romana dell’ISS (Viale Regina Elena, 299), dedicato questa volta alla contaminazione tra arti, discipline umanistiche e scienze, finalizzata alla promozione della salute e definita con il termine inglese Health Humanities, ciò che secondo i promotori dell’evento «può contribuire significativamente anche alla sensibilizzazione nell’ambito delle Malattie Rare».
«L’intento – viene spiegato infatti – è quello di esplorare il modo in cui la creatività, intesa in senso ampio, possa essere un veicolo per promuovere la ricerca scientifica e aumentare la consapevolezza sulle Malattie Rare, coinvolgendo sia la comunità scientifica sia altri “mondi”, come quello dei professionisti delle arti, della scuola, dei giovani».
«Integrare la presa in carico delle persone con patologia attraverso le cosiddette Health Humanities – sottolinea Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO – significa avere ben presente e dare il giusto peso a una visione olistica della persona, che è composta da mille sfaccettature e non riguarda solo la condizione patologica. Le Health Humanities rappresentano una grande risorsa, in quanto si esprimono in diverse e varie attività, come un vero e proprio punto d’incontro tra cultura e scienza, che ci permette di ampliare il concetto di salute e di benessere della persona».
Da segnalare poi che durante lo stesso incontro vi sarà anche la premiazione di Rare Reels: Pegaso goes digital!, un concorso condotto tramite Instagram, che oltre ad UNIAMO e ISS, ha come partner l’Agenzia Italiana per la Gioventù, All Digital e Creative Skills Week, per coniugare creatività e digitale, promuovendo la conoscenza delle Malattie Rare tra i giovani e del Pharma-HUB Project Logo & Visual Identity International Contest. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: health.humanities@iss.it (Ilaria Palazzesi).
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