La presentazione del 28 marzo a Milano da parte di CBM Italia del progetto “Patti di Amicizia Lunga”, promosso per contrastare l’emarginazione e la discriminazione nei confronti dei giovani con disabilità, coinciderà con “Le parole… e le note… per dirla”, nuovo spettacolo di Agostino Squeglia, “suggenitore” per sua stessa definizione, che accompagnato dal quartetto d’archi Les Fleurs Ensemble, interpreterà pagine della letteratura italiana sulla disabilità, con riferimento al vissuto quotidiano
Figura con pochi emuli nel mondo della cultura sociale – ma possiamo senz’altro dire della cultura in generale – Agostino Squeglia lo è innanzitutto per l’originalità del termine con cui egli stesso si autodefinisce, il neologismo “suggenitore”, ossia il genitore di una persona con disabilità impegnato nel diffondere una nuova cultura sulla disabilità, “suggerendola” appunto, specie tramite lo strumento della letteratura.
In questi ultimi anni abbiamo avuto modo in diverse occasioni di occuparci con piacere di varie sue iniziative e torniamo a farlo ora, in occasione del suo felice abbinamento con un’organizzazione meritoria quale CBM Italia, che nel pomeriggio del 28 marzo presenterà a Milano (Auditorium di Casa della Carità “A. Abriani”, Via Brambilla, 10, ore 17.30) il proprio progetto Patti di Amicizia Lunga, insieme al nuovo spettacolo di reading/concerto realizzato da Squeglia e denominato Le parole… e le note… per dirla, dove il “suggenitore” sarà accompagnato dal quartetto d’archi femminile Les Fleurs Ensemble, interpretando ancora una volta pagine della letteratura italiana sulla disabilità, con riferimento al vissuto quotidiano.
Reso possibile grazie alla collaborazione di LEDHA Milano (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), del CeDISMa (Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità dell’Università Cattolica) e del Consorzio SiR (Solidarietà in Rete), oltreché dal contributo della Fondazione di Comunità Milano, il progetto Patti di Amicizia Lunga è stato promosso per contrastare l’emarginazione e la discriminazione nei confronti dei giovani con disabilità, tramite opportunità formative e di socializzazione che consentano di affrontare con fiducia la vita adulta, sviluppando competenze essenziali e un solido capitale relazionale.
L’iniziativa si basa sull’attivazione e il coinvolgimento di giovani con e senza disabilità di scuole secondarie di secondo grado, promuovendo un cambiamento nei comportamenti, insieme a dinamiche virtuose e sostenibili, che rendano i loro contesti sociali ed educativi più inclusivi e accoglienti. «In questo modo – sottolineano da CBM Italia – i partecipanti potranno sperimentarsi come “ambasciatori” di inclusione e partecipazione». (S.B.)
A questo e a questo link sono disponibili approfondimenti sul progetto Patti di Amicizia Lunga. Per iscriversi all’incontro del 28 marzo, accedere a questo link. Per ulteriori informazioni: info@cbmitalia.org; agosqueglia@gmail.com.
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