Finanziamenti adeguati a sostegno delle persone con disabilità nei bilanci dell’Unione Europea

Finanziamenti adeguati alle persone con disabilità e alle loro organizzazioni rappresentative, impedendo poi che gli Stati impieghino i Fondi Europei per infrastrutture e progetti inaccessibili o contrari ai diritti umani. E una Garanzia per l’occupazione nel mercato del lavoro aperto. Sono alcune delle istanze esposte dal Forum Europeo sulla Disabilità a Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea e commissaria per le Competenze, l’Istruzione, la Cultura, il Lavoro e i Diritti Sociali
Roxana Mînzatu
Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea e commissaria per le Competenze, l’Istruzione, la Cultura, il Lavoro e i Diritti Sociali

«Ho comunicato chiaramente alla vicepresidente Mînzatu la necessità di sostenere le persone con disabilità e le nostre organizzazioni attraverso finanziamenti dedicati. Il lancio di una Garanzia UE per l’occupazione e le competenze con disabilità sarebbe certamente un chiaro esempio di come utilizzare il bilancio dell’Unione Europea in questo àmbito»: lo ha dichiarato Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, che ha guidato una delegazione dell’EDF stesso, nel corso di un incontro con Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea e commissaria per le Competenze, l’Istruzione, la Cultura, il Lavoro e i Diritti Sociali, che supervisiona anche il lavoro della commissaria per l’Uguaglianza Hadja Lahbib.

Come sottolineato da Vardakastanis, al centro dell’incontro vi è stata soprattutto la richiesta dell’EDF alla Commissione Europea di lanciare una  Garanzia UE per l’occupazione e le competenze con disabilità (Disability Employment and Skills Guarantee), sul modello di quanto già fatto con la Garanzia per i Giovani. Un’iniziativa, come avevamo riferito a suo tempo anche sulle nostre pagine, che renda disponibili opportunità nel mercato del lavoro aperto (non, quindi, in “laboratori protetti”), per persone con disabilità di qualsiasi età, il tutto senza pregiudicare l’idoneità delle persone stesse a continuare a ricevere assegni di invalidità e altri aiuti da parte del proprio Stato, fornendo altresì supporto per mettere in atto i necessari adeguamenti sul posto di lavoro.

Più in generale, durante l’incontro si è discusso poi del bilancio dell’Unione Europea per il periodo 2028-2034 (quadro finanziario pluriennale), rispetto al quale la delegazione dell’EDF ha sottolineato che esso «debba sostenere adeguatamente le organizzazioni di persone con disabilità e le organizzazioni non governative che lavorano sul fronte dei diritti umani; che garantisca una forte politica di coesione, finanziando l’inclusione sociale delle persone con disabilità e infrastrutture accessibili; che mantenga le cosiddette “condizioni abilitanti”, imponendo alle autorità di gestione di non spendere soldi per infrastrutture o progetti inaccessibili o che siano contrari ai diritti umani delle persone con disabilità. Condizioni che devono essere ulteriormente rafforzate per garantire che i fondi dell’Unione Europea non finanzino ambienti di vita segreganti; che aumentino i sostegni economici per alloggi accessibili e a prezzi accessibili per le persone con disabilità».
«Come già espresso alla commissaria per l’Uguaglianza Lahbib – ricorda Vardakastanis -, abbiamo chiesto inoltre che la Strategia Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030 venga aggiornata con nuove azioni ambiziose» (se ne legga già anche sulle nostre pagine).

«Ritengo questo incontro molto produttivo – ha commentato in conclusione la commissaria Mînzatu – con un’organizzazione come il Forum Europeo sulla Disabilità, che tutela i diritti di oltre 100 milioni di persone con disabilità, rappresentando più di 100 organizzazioni degli Statoi Menr5i dell’Unione. In particolare abbiamo convenuto pienamente sull’importanza del Fondo Sociale Europeo e sull’inclusione di esso nei bilanci futuri per attuare misure che aiutino le persone con disabilità a godere dei propri diritti, della propria autonomia e delle opportunità di lavorare in un mercato del lavoro che ha bisogno del talento e del contributo di ciascuna persona». (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni: André Felix (Ufficio Comunicazione EDF), andre.felix@edf-feph.org (a cui scrivere in inglese).
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