La nuova edizione di “Sapete come mi trattano?”

Dopo il grande successo ottenuto dalla prima edizione nel 2010, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) torna a “sfidare” fotografi, filmakers, vignettisti e sceneggiatori, con la nuova edizione del Concorso “Sapete come mi trattano?”, per una rappresentazione efficace e originale della discriminazione vissuta dalle persone con disabilità. L’iniziativa è aperta a tutti, entro il 16 novembre
"Divieto d'amore", foto di Antonino Zampino, prima classificata nella categoria foto, al Concorso "Sapete come mi trattano?" del 2010
La foto di Antonino Zampino, intitolata “Divieto d’amore”, prima classificata nella categoria delle fotografie, al Concorso “Sapete come mi trattano?” del 2010

Dopo il felice esito della prima edizione del concorso, nel 2010, fotografi, filmakers, vignettisti e sceneggiatori vengono nuovamente “sfidati” dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) a mettere in gioco la loro creatività e la loro tecnica, per raccontare la discriminazione delle persone con disabilità.
È questo, infatti, il tema della seconda edizione di Sapete come mi trattano?, iniziativa che si concluderà il 16 novembre e che prevede tra l’altro un premio di 2.000 euro al primo classificato di ogni categoria e di 1.250 euro al secondo classificato. Foto, vignette, sceneggiature e cortometraggi verranno scelti da un Comitato d’Onore, composto da esponenti di spicco del mondo della cultura e del movimento per i diritti delle persone con disabilità.

«Quello della discriminazione – spiegano i promotori dell’iniziativa – è certamente un tema non facile, sovente dimenticato dall’informazione. Un argomento non semplice da comunicare in una forma efficace, comprensibile a tutti. La discriminazione nasce dal pregiudizio, dai luoghi comuni, dall’assenza di pari opportunità e comporta esclusione per le persone con una menomazione o un deficit fisico, intellettivo o sensoriale. Questo concorso, pertanto, è un’iniziativa rivolta a chiunque voglia contribuire a fare luce su queste non più tollerabili zone d’ombra della nostra società, testimoniando, con una foto, una vignetta, un filmato o un testo che potrà essere la sceneggiatura per uno spot o un breve film, il proprio pensiero e la propria creatività».

Per partecipare a Sapete come mi trattano? è necessario rispettare le procedure e le regole per la corretta presentazione delle opere, previste nel bando del concorso e disponibili nel sito ufficiale di esso (non è prevista alcuna quota di partecipazione).
A selezionare i cinque finalisti per ogni categoria sarà il Comitato dei Valutatori, organismo composto da professionisti ed esperti per ciascuna delle sezioni in concorso e da leader della rete di associazioni aderenti alla FISH, che attribuiranno un punteggio per ogni opera, in base all’originalità, all’efficacia e alla capacità di cogliere e trasmettere i princìpi proposti dal bando.
L’iniziativa conta tra l’altro sul patrocinio dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni), del Dipartimento della Gioventù del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione e della Provincia di Roma. È stato richiesto anche il patrocinio del Ministero di Istruzione, Università e Ricerca e del Dipartimento per le Pari Opportunità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: www.sapetecomemitrattano.it.

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