Grandi emozioni, a Misano, per i centauri con disabilità

Prosegue, con crescente successo, il “Trofeo Di.Di. Diversamente Disabili”, la prima competizione motociclistica che schiera soltanto piloti portatori di protesi o artolesi e che si sono dati battaglia questa volta a Misano Adriatico (Rimini), sempre nelle Classi 600 e 1000. Alla vigilia, invece, erano stati alcuni celebri piloti italiani a provarne le moto modificate
Emiliano Malagoli
Emiliano Malagoli, in sella alla sua moto modificata, ha vinto la prova di Misano del “Trofeo Di.Di. Diversamente Disabili”

Grande emozioni a Misano Adriatico (Rimini), per la terza prova del Trofeo Di.Di. Diversamente Disabili, la prima competizione motociclistica che schiera soltanto piloti portatori di protesi o artolesi, di cui ci siamo già più volte occupati nel nostro giornale.
Dopo infatti che la giornata di sabato ha visto alcuni celebri piloti provare loro stessi le moto con i comandi speciali usate dai “Di.Di.” (dal due volte campione del mondo Manuel Poggiali al vincitore della Coppa del Mondo Stock 1000 Alex Polita, dal re delle gare di endurance Dario Marchetti alla campionessa europea Chiara Valentini), la domenica è stata interamente riservata alle gare, nell’àmbito della Bridgestone Cup.
Nella Classe 600, terza affermazione consecutiva per il presidente dell’Associazione Di.Di., il toscano Emiliano Malagoli, amputato alla gamba destra dal ginocchio in giù. Scivolata senza conseguenze – fortunatamente – per il veneto Giovanni Gentilin, che corre con il braccio destro paralizzato per una lesione del plesso brachiale, mentre si è dovuto ritirare, per noie meccaniche, Matteo Baraldi, vicepresidente dell’Associazione Di.Di., colui che ha fatto cambiare i regolamenti, in modo tale da consentire anche ai piloti artolesi o portatori di protesi di arrivare alla licenza sportiva e alla patente “A” speciale.
Nella Classe 1000, invece, si è affermato il pugliese Francesco Mele, che nella vita fa il tecnico sospensionista e che corre con il cambio rovesciato e una pedana avanzata per l’impossibilità di piegare il ginocchio sinistro. Secondo Umberto Lisanti, che nonostante l’amputazione al braccio destro e un piede ricostruito, ha contenuto alle sue spalle anche alcuni piloti normodotati. Terza piazza, infine, per il pavese Luca Raj, penalizzato da una lesione al plesso brachiale che gli impedisce i movimenti al braccio sinistro, davanti al dentista riminese Enrico Mariani, con protesi alla gamba destra.

Il prossimo appuntamento – quarto della stagione, dopo le gare del Levanto Binetto (Bari), di Imola e di Misano – è fissato sul tracciato di Vallelunga (Roma), per il weekend dell’8 settembre. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@diversamentedisabili.it (Fiammetta La Guidara).

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