«Il candidato premier e leader dell’UDC Pier Ferdinando Casini – si legge in una nosta diffusa dall’Ufficio Stampa del partito – ha contattato il presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro Vittorio Barbieri, che aveva richiesto a tutti i candidati alla presidenza del consiglio la sottoscrizione di un documento riguardante le future azioni di governo nei confronti delle persone con disabilità, impegnandosi formalmente, e con lui Luisa Santolini, responsabile nazionale dell’UDC per la Famiglia e Affari Sociali, a ratificare entro i primi cento giorni di legislatura la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ad adoperarsi per la chiusura degli istituti – sia in Italia che all’estero – ove sia presente la cooperazione internazionale, ad “universalizzare” il diritto all’assistenza individuale, rendendola esigibile su tutto il territorio nazionale e definendo i LIVEAS, i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale, e il loro “incrocio” con i LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria». «Le persone con disabilità e i progetti del ‘dopo di noi’ – ha concluso personalmente il leader dell’UDC – saranno al centro delle politiche del nostro partito, perché dall’attenzione riservata a questa priorità si misura la civiltà di un Paese».
Questo il positivo epilogo, quindi, – molto importante soprattutto per le persone con disabilità, ma non solo, e che rappresenta un aperto e chiaro sostegno al documento in dieci punti proposto nelle scorse settimane dalla FISH – con cui si è concluso il dibattito a distanza accesosi nei giorni scorsi tra i responsabili della stessa Federazione e alcuni rappresentanti del partito politico di centro.
Ma ricordiamo quanto accaduto.
Relativamente, poi, al contenuto dell’intervento del presidente, la stessa FISH ha fatto notare come egli non abbia analizzato i programmi elettorali realizzati per la città di Roma relativamente ai temi della disabilità, bensì quelli nazionali, partendo proprio dal suddetto documento di impegno realizzato dalla Federazione e presentato a tutti i candidati premier. Da un’analisi, quindi, dei programmi politici presenti sui vari siti internet, Barbieri aveva evidenziato la quasi totale assenza di riferimenti alla Convenzione ONU, alla Vita Indipendente, all’inclusione sociale, alla presa in carico e a ogni altro tema legato alla realtà della disabilità, salvo la riproposizione di qualche misura di carattere risarcitorio – come l’aumento delle indennità di accompagnamento e generici impegni sui non autosufficienti -.
Nella stessa occasione, inoltre, egli aveva ritenuto opportuno sottolineare come nei contatti formali e informali avuti fino a quel momento con alcune forze politiche si fossero evidenziate alcune adesioni al documento della Federazione. L’analisi di Barbieri, poi, aveva riguardato le esperienze delle ultime legislature, muovendo da quanto riportato nell’ultimo numero della rivista “Mobilità“, dove vengono evidenziate le differenze politiche tra tutti i Governi con i quali la FISH si è confrontata, e continuerà a confrontarsi in futuro, chiunque vinca e qualunque sia la composizione del Parlamento.
Articoli Correlati
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…