Sono in molti a preoccuparsi per il ritiro dei LEA

Dopo che già la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) aveva espresso la propria preoccupazione per il ritiro del Decreto sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria Distrettuale), anche il Forum Permanente del Terzo Settore e l'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) danno voce ai propri timori, auspicando che non si perdano di vista né lo spirito né le prestazioni contenute nel precedente provvedimento

In primo piano mano di un paziente con flebo, sullo sfondo due mediciÈ condivisa anche dal Forum Permanente del Terzo Settore la preoccupazione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per l’annuncio da parte del Governo del ritiro dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria Distrettuale), che dovrebbero essere sostituiti da un documento più “leggero”, così come dichiarato nei giorni scorsi da alcuni esponenti dell’Esecutivo.
Per l’occasione la FISH aveva prodotto una nota ufficiale, ripresa dal nostro sito (si legga il testo disponibile cliccando qui).

«Abbiamo ascoltato con estrema attenzione e forte preoccupazione – hanno dichiarato infatti Maria Guidotti e Vilma Mazzocco, portavoce del Forum – le parole del sottosegretario Ferruccio Fazio, secondo il quale è stato un atto dovuto il ritiro dei Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria Distrettuale perché privi di copertura finanziaria. Temiamo però che la “versione più leggera” dei LEA che il Governo intende presentare a settembre significhi un ulteriore passo verso un sistema di sanità pubblica sempre più privata e… privata anche dei mezzi per poter garantire ai cittadini il diritto alla salute».

Anche secondo Mario Melazzini, presidente dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) – e segretario nazionale della FISH – con tale revoca vengono a mancare importanti strumenti a sostegno dei pazienti affetti da gravi malattie neurologiche invalidanti e dei loro familiari.
«In particolare – ha sottolineato Melazzini – mi riferisco all’assistenza specifica protesica garantita dai comunicatori ad alto contenuto tecnologico, all’assistenza continuativa con pronta disponibilità medica e presenza infermieristica sulle ventiquattr’ore, destinata ai malati che necessitano di supporto per le loro funzioni vitali e di continuità assistenziale, oltre che alle cure domiciliari di elevata continuità assistenziale, destinate ai malati in fase terminale».

«Ci auguriamo dunque – ha concluso il presidente dell’AISLA – che così come annunciato dal Governo, entro la fine dell’estate vengano effettivamente presentati ed entrino in vigore al più presto i nuovi LEA. E soprattutto riteniamo fondamentale che essi prevedano l’erogazione delle misure di cui si è detto, indispensabili per consentire ai pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica e ai loro familiari di mantenere un buon livello di qualità di vita». (S.B.)

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