Mercoledì 29 ottobre, a Bologna (Via San Felice, 103, ore 21) avrà luogo l’incontro di studio dal titolo Da Terry a Eluana: criteri etici, norme giuridiche e impegno alla solidarietà, promosso dall’Istituto Regionale di Studi Sociali e Politici Alcide De Gasperi, un’organizzazione emiliana che si ispira «alla testimonianza di cristiano impegnato in politica di Alcide De Gasperi [Il fondatore della Democrazia Cristiana, ndr]».
I relatori chiamati a riflettere sui temi bioetici legati al termine della vita sono Stefano Ottani, monsignore e docente di Teologia Morale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose Santi Vitale e Agricola di Bologna, chiamato a presentare l’insegnamento morale della Chiesa Cattolica; Stefano Canestrari, preside della Facoltà di Giurisprudenza bolognese, a cui è stato chiesto di illustrare lo stato della discussione sull’argomento all’interno del Comitato Nazionale di Bioetica di cui fa parte; Francesca Faenza, dottoranda in Bioetica e Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma di Bologna e dell’Associazione Gli Amici di Luca, sulle cui attività più volte si è scritto in Superando.it.
Il titolo della serata fa riferimento a due donne, la prima americana e la seconda italiana, che hanno vissuto per molti anni in stato vegetativo permanente. La prima, Terry Schiavo, è morta dopo quindici anni di stato vegetativo permanente nel 2005, quando il marito ottenne dal giudice federale l’autorizzazione al distacco della sonda di alimentazione nonostante l’opposizione dei genitori di lei. La legittimazione giuridica fu criticata in particolare perché furono diffuse delle immagini che dimostravano come la donna non si trovasse in uno stato vegetativo permanente, ma fosse in grado di muovere gli occhi per comunicare.
Eluana Englaro è in stato vegetativo permanente dal 1992 e resta in vita grazie alla nutrizione che riceve tramite un sondino naso-gastrico. Il padre della ragazza – sostenendo che la figlia prima dell’incidente avesse manifestato la volontà di non rimanere in vita in caso di coma irreversibile – si è rivolto alla giustizia italiana per ottenere il permesso di sospendere la nutrizione e, la scorsa estate, ha ottenuto la risposta favorevole della Corte di Appello di Milano. Recentemente, inoltre, la Corte Costituzionale ha dichiarato inamissibili i ricorsi di Camera e Senato che avevano chiesto l’annullamento della sentenza della Corte di Appello di Milano. (B.P.)
Per informazioni:
Istituto De Gasperi
tel. 340 3346926, info@istitutodegasperibologna.it
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