Ancora pochi giorni e Samuele e Cristian potranno giocare insieme. I due piccoli amici di Santarcangelo di Romagna (Rimini), uno dei quali si muove in carrozzina, perché affetto da una malattia genetica, avranno finalmente un parco giochi nuovo e accessibile.
Di loro ci eravamo già occupati su queste stesse pagine nella primavera dello scorso anno, dopo aver letto la denuncia delle madri, Claudia Protti e Raffaella Bedetti. In quell’occasione avevamo raccontato l’impegno delle due donne, caratterizzato anche dalla realizzazione di un blog, dedicato a chiunque volesse informarsi e attivarsi per eliminare le barriere al gioco dei bambini.
Le avevamo anche seguite nell’incontro con Alice Parma, la giovane prima cittadina della località romagnola, che aveva promesso un intervento per rendere il parco giochi alla portata di tutti.
Ebbene, promessa mantenuta! Qualche giorno fa, infatti, è arrivata la buona notizia, attraverso un messaggio via Facebook: «Finalmente – ha scritto Claudia Protti – anche se in ritardo rispetto ai tempi stabiliti, iniziano i lavori per l’installazione del gioco inclusivo!». Nell’allegato articolo della «Voce di Romagna» si dice che la nuova giostra, del diametro di 2,70 metri, sorgerà al Campo Fiera, sarà realizzata dalla Società Green Arreda e costerà 20.000 euro, che saranno finanziati dal Comune, dalla Proloco e da alcuni sponsor privati.
Scorrendo ancora la pagina Facebook di Claudia e Raffaella dedicata al parco inclusivo, si scopre anche che in dieci mesi sono arrivati (ad ora) ben 6.633 followers e che iniziative come quella di Santarcangelo si stanno moltiplicando in tante Regioni italiane.
Sul citato blog, tra l’altro, si può trovare l’elenco dei parchi per tutti, Regione per Regione, e le informazioni su come realizzarne uno accessibile, con i recapiti delle aziende fornitrici.
C’è decisamente bisogno di notizie come questa, che parlano di diritti, di solidarietà, di impegni mantenuti. Sono una boccata d’aria pulita. Quell’aria che dà il titolo a una poesia di Tonino Guerra, grande poeta, scrittore e sceneggiatore, nato proprio a Santarcangelo di Romagna. I suoi versi, in dialetto romagnolo, recitano così: L’aria l’e cla roba lizira / che sta dalonda la tu testa / e la dventa piò céra quand che t’roid (“L’aria è quella cosa leggera, / che sta intorno alla tua testa / e diventa più chiara quando ridi”).
Riadattamento di un testo apparso anche in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “L’aria (e le donne) di Santarcangelo”). Per gentile concessione.
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