«Il Sindaco e io stesso siamo disponibili a promuovere un’assemblea dei familiari il 4 aprile prossimo, invitando anche i Parlamentari bolognesi. Sarà l’occasione per fare il punto sui risultati conseguiti in questo mandato amministrativo per il superamento dell’handicap e per evidenziare quanto resta ancora da fare, proponendo le opportune iniziative. Alle informazioni e agli impegni che Le ho espresso nella mia lettera del 27 febbraio [se ne legga il contenuto cliccando qui, N.d.R.], potrà essere oggetto dell’assemblea anche il tema degli accordi territoriali di programma scuola-formazione-lavoro, in merito ai quali ho sensibilizzato la collega Milly Virgilio».
Questo il messaggio inviato dal vicesindaco di Bologna Giuseppe Paruolo al presidente dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia) Giovanni Battista Pesce, che dunque, questa mattina – all’ottavo di giorno di uno sciopero della fame intrapreso per rivendicare l’adempimento dell’Istruttoria sulle Politiche del Superamento dell’Handicap, posta in essere dal Comune felsineo il 17 gennaio 2008 -, ha deciso di interrompere la sua azione di protesta, conclusasi con una colazione e una stretta di mano alla buvette del Consiglio Comunale di Bologna. Un’iniziativa – ricordiamo – sostenuta senza riserva alcuna anche dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap) – cui l’AICE da sempre aderisce – e che il nostro sito ha seguito passo dopo passo (se ne legga cliccando qui e qui).
«La ringrazio, dottor Paruolo – aveva risposto a sua volta Giovanni Battista Pesce – e La prego di estendere tali ringraziamenti al Sindaco Cofferati, per il messaggio di ieri e per i segni d’attenzione pervenutimi durante lo sciopero della fame. Nella lettura da me data ho letto la volontà d’indire un incontro pubblico con le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni, per riscontrare sulle politiche per il superamento dell’handicap i positivi risultati conseguiti in questo mandiato, per avviare accordi di programma territoriali sul collocamento mirato al lavoro – articolo 17 della Legge Regionale Emilia Romagna 17/05 – (in prospettiva di un possibile sviluppo di accordi su scuola/formazione/lavoro) e, congiuntamente alla cooperazione sociale, di determinare atti che verso il Comune permettano loro un ruolo concertativo e di auspicata coprogettazione».
«Ho letto anche – scriveva ancora il presidente dell’AICE – la condivisione a che le nostre persone, famiglie e associazioni abbiano, oltre a un libero momento di socializzazione, incontro, riconoscimento e inclusione da parte della Città, l’occasione di offrire in modo concertato tra loro, proposte e solleciti ai Parlamentari eletti a Bologna».
«Confermando dunque – concludeva il messaggio di Pesce – il positivo carattere che da sempre l’AICE-FISH esprime nella collaborazione con le Pubbliche Istituzioni, e in tal senso e non contro è maturato, posto in essere e comunicato il sollecito in questione, oggi alle 11 mi recherò come sempre davanti al Municipio e, se possibile, verificata la mia lettura con Lei, sospenderò lo sciopero della fame e congiuntamente, nei modi che riterrà opportuni, comunicheremo un altro positivo risultato conseguito».
E come detto la protesta si è poi effettivamente conclusa, con un ulteriore commento di Pesce, che ha dichiarato: «Confermando l’attenzione ricevuta dal Sindaco e dal Vicesindaco sui tempi posti in rilievo, ci si appresta dunque ad affrontre l’incontro pubblico di sabato 4 aprile, auspicando che possa essere un’occasione concreta, sia per quanto riguarda il lavoro, sia la concertazione, come pure il contatto con i Parlamentari eletti in città, per le persone con disabilità, le nostre famiglie e le associazioni. Nulla su di Noi senza di Noi!».
Da parte nostra, non mancheremo ovviamente di seguire i prossimi sviluppi, per capire cosa realmente seguirà a questo positivo passaggio. (S.B.)
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