Lo aveva promesso, l’ANIDA di Napoli (Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili) e giovedì 9 luglio manterrà l’impegno, promuovendo un sit-in di protesta a Roma, davanti a Palazzo Chigi (ore 12), guidata dal suo presidente Giuseppe Sannino. «Mentre i Grandi della Terra – dichiara quest’ultimo – discutono dei diritti calpestati nel mondo, in Italia si calpestano quelli delle persone con disabilità, nonostante le leggi».
«Durante il nostro sit-in del 31 marzo scorso, anch’esso davanti a Palazzo Chigi – ricorda ancora Sannino – organizzato per chiedere il rispetto delle norme che tutelano le persone con disabilità, una nostra delegazione era stata ricevuta da Claudio Gorelli Capo Segreteria Tecnica del sottosegretario di Stato Gianni Letta, il quale aveva assicurato l’intervento del Governo affinché venissero assunte tutte le iniziative necessarie per un tempestivo e rigoroso rispetto della Legge 68/99 (Norme per il Diritto al Lavoro dei Disabili), come scritto anche in un comunicato stampa della Presidenza del Consiglio diramato a seguito di quell’incontro. Oggi abbiamo invece dovuto verificare che il Governo continua a disattendere quegli impegni e che nessun fatto concreto è seguito ad essi».
In una nota ufficiale dell’ANIDA, oltre alla già citata Legge 68/99 e alla sua «applicazione non corretta», si parla anche della cosiddetta «”caccia ai falsi invalidi”, che si sta trasformando in una “persecuzione dei veri invalidi”», delle leggi sulle barriere architettoniche, «mai applicate seriamente», della «nuova regolamentazione del Contrassegno H, ancora in alto mare» e della stessa Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che secondo l’associazione napoletana, «tra chiacchiere e contro-chiacchiere, probabilmente si applicherà nel 2020!».
Sannino si augura quindi che il sottosegretario Letta «organizzi sin d’ora il tavolo promesso con il Ministro Sacconi a Palazzo Chigi il 9 luglio» e forte della solidarietà espressa da numerosi alti esponenti istituzionali – tra gli altri il presidente della Repubblica e quello della Camera – conclude affermando che «solo noi disabili sappiamo qual è lo sforzo immane che saremo costretti a sostenere, ma per quanto ci riguarda, tutti quelli che riusciranno a manifestare il 9 luglio, faranno sentire la loro Voce a difesa dei diritti calpestati di milioni di persone con disabilità, una delle poche occasioni che queste ultime hanno per dimostrare ai Potenti della Terra quali siano le loro condizioni in Italia». (S.B.)
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