È una storia ancora tutta da completare – abbiamo spesso scritto su queste pagine – quella dello sterminio delle persone con disabilità durante il nazismo. Una storia che però, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, alcuni studiosi hanno incominciato a delineare e che continua a portare alla luce tristi sorprese, come la recente scoperta dei resti di duecentoventi persone – in larga parte con disabilità mentale e fisica – assassinate presumibilmente nei primi anni Quaranta del Novecento, rinvenimento avvenuto all’inizio di gennaio nel Tirolo austriaco ed esattamente nell’area dell’Ospedale Regionale di Hall.
Ad aiutare la memoria collettiva su questo massacro di centinaia di migliaia di persone, ha sicuramente contribuito il Giorno della Memoria dell’Olocausto, indetto nel 2000 dal Parlamento Italiano, per il 27 gennaio di ogni anno, occasione utile a promuovere convegni, mostre e altre iniziative.
Quest’anno, però – come raccontiamo in altra parte del nostro sito (cliccare qui) – l’evento televisivo del 26 gennaio, con la serata in diretta di La7, intitolata Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, condotta da Gad Lerner e centrata sul monologo di Marco Paolini, dedicato appunto a quell’Operazione T4, che già dagli anni Trenta del Novecento “sperimentò” sui disabili la successiva “soluzione finale” contro gli ebrei e gli altri “impuri”, fisserà presumibilmente un punto di partenza per una visibilità sempre maggiore su tali questioni.
Dal canto loro, le associazioni e le persone che già da tempo se ne occupano saranno impegnate in questi giorni, nell’ambito di nuovi eventi e iniziative.
Parliamo ad esempio di Silvia Cutrera, presidente dell’AVI (Agenzia per la Vita Indipendente) di Roma che, ritenendo la scuola un terreno quasi obbligato per affrontare questi temi («anche alla luce del fatto che, guardando ai continui tagli, alle barriere e ai tentativi di riportare in vita le “scuole speciali”, una delle principali discriminazioni dell’oggi nella scuola si consuma proprio nei confronti delle persone con disabilità»), ha messo gratuitamente a disposizione la propria competenza, svolgendo un lavoro analitico riguardante l’applicazione nella Scuola Garibaldi di Roma delle leggi razziali italiane del 1938. L’incontro nella scuola stessa, denominato La memoria del presente, ha permesso poi ad alcuni degli ex alunni ebrei dell’istituto di condividere i loro ricordi con gli studenti di oggi.
Sempre a Roma, poi, particolarmente significativa anche la tradizionale fiaccolata di giovedì 27, organizzata dall’Opera Nomadi – non va infatti dimenticato che anche l’etnia rom fu tra i principali “bersagli” dello sterminio – che porterà i partecipanti da Piazza dell’Esquilino (ore 18) a Via degli Zingari.
I successivi impegni della presidente dell’AVI di Roma la porteranno poi in Lombardia, a collegare la propria partecipazione all’articolato progetto promosso dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), denominato Lo sterminio delle persone con disabilità durante il nazismo.
Articolato, si è detto, perché composto da una mostra, da un film e da uno spettacolo teatrale, il tutto presentato venerdì 28 gennaio a Sesto San Giovanni, presso Milano (Spazio Mil, ore 18), con la tavola rotonda La discriminazione delle persone con disabilità tra passato e presente, moderata dal direttore responsabile di Superando.it Franco Bomprezzi, cui interverranno tra gli altri – oltre alla citata Cutrera – anche lo storico Matteo Schianchi, il regista teatrale Antonio Viganò, il presidente della LEDHA Fulvuio Santagostini e alcuni rappresentanti delle Istituzioni lombarde.
L’incontro precederà la visita guidata alla Mostra In Memoriam. Progetto Eutanasia, prove generali di uno sterminio (fruibile poi, su prenotazione, fino all’11 febbraio), frutto di una lunga e laboriosa ricerca di Michael von Cranach, direttore dell’Istituto Psichiatrico di Kaufbeuren, in Germania, presso gli Archivi della Clinica da lui diretta. Si tratta certamente di un patrimonio storico, sociale, politico e umano di ineguagliabile importanza, esposto tra l’altro in modo permanente presso il Centro Studi della mente del Santa Maria della Pietà (ex Manicomio Provinciale di Roma).
La serata del 28 sarà poi conclusa dalla rappresentazione dello spettacolo teatrale di Antonio Viganò e Giovanni De Martis Le impronte dell’anima – sempre nell’ambito del progetto coordinato dalla LEDHA – prodotto dall’Associazione Theatraki, in collaborazione con le altre associazioni Lebenshilfe e Teatro La Ribalta. «Nella Germania nazista – spiegano i realizzatori – le parole eugenetica ed eutanasia irrompono nel dibattito scientifico e nella società. La capacità produttiva di un individuo è il metro di valutazione della vita umana. In pieno darwinismo e determinismo biologico, con la complicità della scienza, si uccide qualsiasi “diversità” perché sono vite “non degne di essere vissute”. Se parliamo di tutto questo con uno spettacolo non è solo per non dimenticare, ma perché oggi le parole eugenetica ed eutanasia ritornano con forza nel dibattito contemporaneo con aspetti etici e scientifici».
Il progetto milanese si completa poi con il documentario americano del 2011 di David T. Mitchell e Sharon Snyder A world without bodies, naturale conclusione del percorso della mostra, ove, partendo dalla visita di un gruppo di persone con disabilità americane e tedesche all’ex Ospedale Psichiatrico di Bernberg, utilizzato dal Terzo Reich come centro di sterminio, si presenta una panoramica dell’atteggiamento medico e sociale che condusse, come detto, all’eliminazione di centinaia di migliaia di persone.
Da segnalare, infine, l’ulteriore iniziativa prevista per giovedì 27 a Zibido San Giacomo, sempre in provincia di Milano (Biblioteca Comunale, ore 21), con la serata di letture, immagini, video e musica dal vivo, intitolata Aktion T4. Lo sterminio dei disabili, che avrà anch’essa in Silvia Cutrera l’ospite d’onore. (Stefano Borgato)
Per informazioni (e prenotazioni) sul progetto della LEDHA: info@ledha.it (www.ledha.it/memoria).
Per quanto riguarda poi lo sterminio delle persone con disabilità in epoca nazista, oltre alla consultazione del sito www.olokaustos.org, suggeriamo anche la lettura – nel nostro sito – dei seguenti testi:
– Crimini dimenticati (a cura di Stefano Borgato) (cliccare qui)
– Non c’è storia senza etica (di Luisella Bosisio Fazzi) (cliccare qui)
– Il passato che non deve tornare (cliccare qui)
– Non dimentichiamo quello sterminio di «connazionali improduttivi» (cliccare qui)
– L’olocausto rimosso delle persone con disabilità (cliccare qui)
– Lo sterminio delle persone con disabilità come preludio dell’Olocausto (di Giovanni De Martis) (cliccare qui)
– Tragedie di ieri e di oggi: la lunga storia dei pregiudizi (cliccare qui)
– Testimonianze silenziose (cliccare qui)
– Paolini e Lerner portano l’olocausto dei disabili in diretta TV (cliccare qui)