Il deserto rosso della Namibia attende «Robydamatti»

di Giulia Beneforti
Parliamo di Roberto Bruzzone, l'atleta con disabilità noto appunto anche come "Robydamatti", pronto ad affrontare, con la sua protesi in titanio al posto della gamba destra, una nuova, grande sfida, dopo quelle degli anni scorsi, ultime delle quali sull'Aconcagua, nelle Ande, e in Corsica: 230 chilometri in otto giorni, nel maestoso deserto rosso della Namibia, in Africa, a una media di circa trenta chilometri al giorno. L'impresa prenderà il via il 20 giugno e assieme a Bruzzone ci saranno Stefano Pini - già suo compagno di viaggio in Corsica - e Marco Vannini, per il supporto tecnico e documentaristico

Roberto Bruzzone in Africa c'è già stato, come documenta questa immagine di qualche anno fa, quando conquistò i 5.895 metri del KilimangiaroMancano ormai pochi giorni all’avvio – previsto per il 20 giugno – della nuova sfida di Roberto Bruzzone, atleta disabile di Ovada (Alessandria), ben noto anche come Robydamatti, che già nel 2010 si era cimentato con due imprese importanti, la prima delle quali in gennaio sulla montagna argentina dell’Aconcagua – la più alta delle Ande, con i suoi 6.962 metri – e la seconda in Corsica, lungo il percorso GR20, famoso itinerario sportivo europeo per camminatori esperti, senz’altro uno dei percorsi più difficili d’Europa.

Quest’anno il panorama cambia totalmente: lo scenario, infatti, sarà quello del maestoso deserto rosso del Namib (nello Stato africano della Namibia), il vero protagonista di questa avvincente sfida, insieme alla consueta, grande forza di volontà di un atleta che ama mettersi alla prova per dimostrare che si può sempre superare i propri limiti.
In questa nuova impresa, Roberto – che da anni indossa una protesi in titanio al posto della gamba destra – tenterà dunque di percorrere 230 chilometri di deserto in soli otto giorni – condizioni della gamba permettendo -, mantenendo una media di circa 30 chilometri al giorno, all’insegna di una sfida che ancora una volta ha dello straordinario, proprio per la portata delle difficoltà fisiche e psicologiche che dovranno essere affrontate.

Ma anche in questa avventura Roberto non sarà solo: in Namibia, a sostenerlo, ci sarà infatti il Team Robydamatti composto da Stefano Pini, già suo compagno di viaggio in Corsica e dall’amico Marco Vannini che li supporterà per la parte tecnica e documentaristica.
In Italia, invece, a seguire l’impresa ci sarà il gruppo che si occupa del suo sito, che darà ampio spazio all’impresa, pubblicando puntualmente un diario di viaggio. E anche su Facebook, gli amici della pagina di Roberto (ad oggi più di 4.000) e i likers della pagina FB di Robydamatti (quasi 8.800) saranno aggiornati in tempo reale sull’evoluzione del viaggio.

Delle precedenti imprese di Roberto Bruzzone in Sudamerica e in Corsica, il nostro sito si è occupato con i testi disponibili cliccando qui e qui.
Per ulteriori informazioni: beneforti.smack@gmail.com e naturalmente www.robydamatti.it.
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