Il 19 dicembre prossimo, Antonio Narzisi, dirigente psicologo all’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), presenterà un’innovativa terapia basata sull’impiego dei mattoncini Lego nel trattamento dei bambini con autismo che verrà attivata a partire dal prossimo mese di gennaio al CETRA (Centro Trattamento e Ricerca nell’Autismo), struttura realizzata all’interno dello stesso complesso sanitario toscano.
Così come i propri coetanei, infatti, anche i bimbi con disturbo dello spettro autistico o altri disturbi del neurosviluppo manifestano un naturale interesse per le costruzioni e in più hanno particolari abilità nelle classificazioni, nelle tassonomie e nell’organizzare ciò che è prevedibile.
La cosiddetta “Legoterapia”, dunque, prevede la costituzione di gruppi di tre bambini, uno dei quali svolge il ruolo di “ingegnere”, legge le istruzioni e indica agli altri componenti come realizzare la costruzione. L’“aiuto-ingegnere”, invece, ha il compito di individuare i mattoncini indicati dal bambino-ingegnere. Il terzo bambino, infine, che è il “costruttore”, si occupa di realizzare l’opera.
La circostanza di avere un interesse comune e un obiettivo da raggiugere porta questi bimbi a sviluppare la capacità di attenzione, di condivisione, di socializzazione, di rispettare regole sociali, come attendere il proprio turno e mantenere un contatto visivo con il proprio interlocutore.
Ogni bambino ha un piano terapeutico individuale e la Legoterapia concorre assieme agli altri trattamenti allo sviluppo di abilità e autonomie. Essa, inoltre, ha anche il pregio di poter essere praticata pure in ambiente scolastico e familiare (con i genitori e i fratelli).
I primi risultati evidenti si hanno dopo tre-quattro mesi di trattamento, che prevede anche strategie per gestire il comportamento, l’ulteriore incremento delle capacità e la valutazione dei progressi conseguiti. (Simona Lancioni)
La presente nota riprende, per gentile concessione, un testo già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), con alcuni riadattamenti al diverso contenitore.
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