Paradoxa, etica della condizione umana è il titolo di una recente pubblicazione – edita da Vita e Pensiero – curata da Adriano Pessina, direttore del Centro di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano, che sviluppa un’originale riflessione sulla condizione umana, lasciandosi condurre dalla cifra della disabilità.
Tradizionalmente, infatti, il discorso sulla disabilità viene guidato dalle logiche dell’assistenza e dell’attenzione compassionevole. In questo caso, invece, esso diventa una preziosa cartina di tornasole sulla quale reagiscono e si svelano le diverse antropologie.
Non si tratta quindi ancora una volta di mettere a tema immediatamente l’etica della disabilità, quanto di realizzare uno sforzo di comprensione del limite e della sofferenza che riguardano l’essere umano in quanto tale.
I saggi contenuti in Paradoxa sono l’esito di un percorso di ricerca specifico, il Progetto Europeo MURINET (Multidisciplinary Research Network on Health and Disability in Europe), che a partire dal 2007, e in quattro anni di lavoro, ha coinvolto numerosi ricercatori nell’ambito della disabilità e della salute pubblica sulla base del modello ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, ovvero la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, definita nel 2001 dall’Organizzazione mondiale della Sanità) [di MURINET si legga nel nostro sito cliccando qui e qui, N.d.R.].
Venerdì 11 novembre (presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini – Lecco – ore 14), Paradoxa sarà anche al centro di un convegno (Disabilità e condizione umana. Riflessioni a partire dal libro “Paradoxa“), ove verranno presentati i contenuti della ricerca, facendo interagire con essi diversi linguaggi e universi di pensiero, ai quali sono stati associati nomi di possibili rappresentanti: quello cioè della medicina praticata secondo lo stile umano e le competenze scientifiche coltivate nell’Istituto Eugenio Medea (con Massimo Molteni, direttore sanitario della struttura); quello della letteratura e della storia che ha incontrato la disabilità (con Davide Rondoni, scrittore, poeta ed editorialista per «Avvenire» e per «Il Sole 24 Ore»); quello della pedagogia (con Rita Sidoli, membro del CeSI, il Centro di Solidarietà Internazionale dell’Università Cattolica); quello dell’impegno in favore delle fragilità e delle marginalità sociali (con Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Angelo Abriani – Casa della Carità).
L’incontro è promosso dalla Linea di Ricerca in Bioetica e Biogiuridica dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea e si rivolge anzitutto ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e sociali, agli studenti e a ogni altro Cittadino interessato. (Cristina Trombetti)
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