È organizzata dalla LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica) e dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) la conferenza stampa denominata Il valore del respiro: sport e fibrosi cistica, che si terrà sabato 19 novembre a Roma (Sala Giunta del CONI al Foro Italico, Piazza Lauro De Bosis, 15, ore 9).
L’appuntamento – promosso in occasione della Settimana Europea della Fibrosi Cistica, prevista dal 21 al 27 novembre – servirà a presentare un accordo di partnership tra le stesse LIFC e FIPSAS e a consolidare la relazione tra la fibrosi cistica e lo sport. «Il respiro come funzione biologica – spiegano infatti gli organizzatori dell’iniziativa – e l’attività sportiva come strumento educativo e di recupero corrispondono anche al legame tra la terapia e la sensibilizzazione».
Da segnalare che per l’evento è stato specificamente prodotto anche un documentario, che sarà proiettato in anteprima durante la conferenza stampa, intitolato Respiro sommerso, con il quale verrà lanciata la campagna di informazione e sensibilizzazione della LIFC, attiva dal 21 novembre al 31 dicembre su un sito internet dedicato (cliccare qui), oltreché sugli organi di informazione nazionali e locali.
All’incontro del 19 novembre interverranno Ugo Claudio Matteoli, presidente della FIPSAS, Franco Berti, presidente della LIFC, Gianluca Genoni, primatista mondiale di apnea e testimonial della Lega, Davide Rinaldi, regista del documentario Respiro sommerso e Valeria Raia del Centro Fibrosi Cistica di Napoli. Coordinerà i lavori Cosimo Colasanto di «Salute 24 – Il Sole 24 Ore». (S.B.)
La fibrosi cistica – nota anche come mucoviscidosi – è la malattia genetica più frequente tra le popolazioni di Europa e Nordamerica. Essa esordisce in genere durante la prima infanzia e nelle persone colpite i liquidi biologici (muco bronchiale, secrezioni del pancreas e del fegato ecc.) sono molto più densi del normale. Nei bronchi e nei polmoni, dunque, il muco molto denso ostacola il passaggio dell’aria e favorisce l’insorgenza di infezioni ripetute. Il danno al pancreas, invece, provoca difficoltà digestive, causando un rallentamento della crescita, mentre il fegato può andare incontro a cirrosi.
La prognosi non è buona, anche se oggi la vita media dei pazienti è cresciuta significativamente, sia da un punto di vista quantitativo che qualittativo.
Accanto a forme classiche di fibrosi cistica, infine, in cui sono presenti i principali sintomi descritti, ve ne sono anche di atipiche, a decorso più lieve o tardivo.
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